L'Ocse vuole inasprire i limiti di PM2,5 ma già 17 Stati Membri non rispettano i limiti. L'allarme di Verheye spaventa l'Ue
Numerosi studi rivelano che ogni cittadino europeo perde una media di 8 mesi di vita a causa della cattiva qualità dell’aria e per questo i progetti si stanno impegnando a ridurre, tra gli altri inquinanti, anche il particolato e il biossido di azoto. Ma nonostante le leggi europee sono almeno 17 gli Stati Membri che stanno violando gli esistenti limiti.
Parlando con i giornalisti durante la Settimana verde della Commissione, Thomas Verheye, capo della Commissione emissioni industriali e dell’unità per la qualità dell’aria, ha affermato che il problema dell’inquinamento da particolato rimarrà una criticità significativa per gli anni a venire.
Dannoso per l’ambiente e per l’uomo il PM2,5 in Europa non dovrebbe superare i 25 microgrammi per metro cubo, anche se l’Ocse sta cercando di abbassare ulteriormente il limite portando a 20 mcg. Da Verheye la risposta alla richiesta Ocse è stata immediata: “Sarebbe illogico inasprire ulteriormente i limiti di PM2,5 quando già adesso tanti paesi non riescono a soddisfare gli attuali obiettivi relativi al PM10 e al NO2. […] La commissione ha il diritto di provare a proporre misure che hanno bisogno di essere adottate dagli Stati Membri, se riusciremo a muoverci in questa direzione sarà un successo”.