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Plastica e bombe atomiche: l’inizio dell’Antropocene

Nel ’45 è stato fatto il primo test nucleare. Nello stesso periodo ha cominciato a diffondersi l’uso della plastica. Così è iniziata l’era dell’Antropocene

Plastica e bombe atomiche l’inizio dell’Antropocene

 

(Rinnovabili.it) – Gli isotopi di carbonio provenienti da esplosioni nucleari e la plastica. Sono questi, secondo un gruppo di ricercatori, i due marcatori di inizio dell’Antropocene. Il termine indica l’attuale era geologica, nella quale all’uomo e alla sua attività sono attribuite le cause principali delle modifiche territoriali, strutturali e climatiche.

 

C’è stato dibattito negli anni per stabilire la legittimità di una tale categorizzazione. Ma oggi, i ricercatori del working group sull’Antropocene interno alla Commissione Internazionale di Stratigrafia stanno suggerendo di cambiare domanda fondamentale: non serve interrogarsi sul “se”, ma piuttosto sul “quando” sia iniziato l’Antropocene. Le teorie sulla data di nascita sono molteplici, così come sono numerosi i momenti in cui l’essere umano ha impresso cambiamenti radicali al destino del pianeta. Alcuni individuano l’inizio di questa era nella nascita dell’agricoltura, altri pensano sia stata più decisiva la rivoluzione industriale.

 

L’ultima proposta è stata espressa dai 26 membri del working group in un articolo uscito a fine gennaio sulla rivista Quaternary International: nel paper, gli scienziati hanno suggerito di far iniziare la nuova era geologica dal 1945. I marker stratigrafici che la contraddistinguerebbero inequivocabilmente, segnando una cesura con il passato, sono due: il primo è la diffusione globale degli isotopi di carbonio, provocata dalle numerose detonazioni di bombe atomiche a partire proprio dal primo test, il 16 luglio del 1945 (l’accesso a una fonte di energia come l’atomo è un momento chiave nella storia dell’uomo ed è anche rintracciabile negli strati geologici). Il secondo è l’avvio di una produzione di massa della plastica: fino ad oggi ne sono stati prodotti circa 6 miliardi di tonnellate, uno dei quali è finito in discarica, senza contare le 270.000  negli Oceani.

 

Durante il 2015, il gruppo di lavoro sull’Antropocene prenderà in considerazione opzioni alternative per arrivare al 2016 con una proposta più articolata, grazie alla quale richiedere di ufficializzare l’utilizzo di questo termine per formalizzare l’esistenza di una nuova era geologica e delle sue caratteristiche.