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Pile esauste: il WWF spiega alle scuole come trattarle

Come trattare le pile esauste? Il WWF spiega agli adulti di domani i danni all'ambiente causati dall'abbandono delle batterie attraverso il progetto “Impariamo in aula come comportarci con le pile e gli accumulatori portatili”

(Rinnovabili.it) – Per ridurre l’uso delle pile e spingere ad un maggiore impiego di batterie ricaricabili il WWF ha deciso di partire dalle scuole primarie e secondarie con un progetto di informazione a 360 gradi.

Seguendo tre eco-consigli dispensati dall’Associazione le scuole porteranno avanti il progetto “Impariamo in aula come comportarci con le pile e gli  accumulatori portatili” realizzato da ERP (European Recycling Platform), WWF Ricerche e Progetti e WWF Italia, iniziativa possibile anche grazie al supporto delle produttrici di pile SONY e VARTA.

Le 18 scuole di Mantova, Bergamo, Ravenna, Arezzo, Macerata e Latina, per un totale di 7.500 studenti e 1.000 docenti grazie ad un kit di supporto e all’aiuto di educatori specializzati capiranno l’importanza di ridurre l’impiego di accumulatori e di riciclarli e gestirli correttamente una volta arrivati a fine vita.

Mascotte del progetto Tina Stilo, un personaggio dei fumetti già noto ai ragazzi per precedenti progetti ambientali, che stavolta sarà impegnata a spiegare agli alunni quali sostanze sono concentrate all’interno delle pile e che tipo di inquinamento deriva dall’abbandono dei dispositivi spiegando i vantaggi del conferimento delle batterie negli appositi contenitori.

A termine del progetto le classi parteciperanno anche ad un “Mese di raccolta straordinaria” impegnandosi per ottenere una visita in un’oasi WWF donata dall’Associazione alla classe che avrà raccolto più batterie esauste.