(Rinnovabili.it) – Si ripetono sin dai primi mesi del nuovo secolo eventi meteo di straordinaria intensità la cui incidenza, non casuale, è stata studiata da un team di ricercatori tedeschi. Pubblicato sulla rivista Nature Climate Change lo studio associa il riscaldamento globale all’aumento delle piogge e alle ondate di calore estreme che si stanno susseguendo, con costi economici notevoli: nel 2011 negli Usa si sono verificati 14 eventi meteo intensi, al costo stimato di circa 1 miliardo ognuno secondo quanto analizzato dagli esperti dell’Istituto di ricerca sull’impatto climatico (PIK) di Potsdam.
Ma anche in Giappone il tempo non è stato clemente, con precipitazioni record e danni ingenti mentre la Russia occidentale è stata messa alla prova da temperature estive molto elevate. Nel frattempo l’Europa nel 2003 ha registrato una temperatura record nell’estate 2003, come non si verificava da almeno 500 anni. “La questione è se questi estremi meteorologici sono coincidenze o sono il risultato dei cambiamenti climatici,” dice il dott. Dim Coumou del PIK, autore principale dell’articolo. “Generalmente non si può provare che il riscaldamento globale causi singoli eventi estremi, ma se si sommano tutti gli eventi, il legame diventa chiaro. Non è una questione di si o no, ma una questione di probabilità.”
E per questo i ricercatori del PIK hanno voluto ribadire che non c’è nulla di normale in eventi meteo così particolari che si susseguono con tale ripetitività. “È come giocare con un dado truccato”, spiega il dott. Coumou. “Un sei può apparire di tanto in tanto e non si sa mai quando. Adesso però appare molto più frequentemente, perché abbiamo cambiato il dado”.