(Rinnovabili.it) – “La Puglia è la prima regione italiana che approva un Piano Regionale dei Rifiuti, tra le pochissime che se ne sono dotate, con alla base la strategia Rifiuti Zero”, Così l’Assessore Regionale alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, ha commentato l’approvazione da parte del Consiglio regionale del nuovo percorso virtuoso intrapreso dal territorio e dedicato all’eliminazione dei termovalorizzatori e alla promozione di politiche per una raccolta differenziata spinta.
E’ stato infatti approvato in questi giorni – con 32 voti favorevoli e 17 contrari – il Piano regionale dei Rifiuti, frutto di uno speciale lavoro di confronto con le parti sociali. E come la stessa Regione ha tenuto a sottolineare si tratta di un Piano a regime ordinario che permetterà al territorio di programmare la gestione dei rifiuti, anziché di operare in emergenza come avvenuto in passato.
Il via libera in Consiglio si deve in parte anche al superamento del nodo politico relativo alla costituzione di un Ato (Ambito territoriale ottimale) unico regionale, in sostituzione degli attuali 6 come proposto dall’emendamento Losappio (Sel) -Pastore (Misto-Psi). L’emendamento è stato infatti ritirato su invito del presidente Vendola, che ha proposto in sostituzione un ordine del giorno contenente l’impegno ad approfondire la questione: una commissione di cui faranno parte anche gli enti locali, il partenariato economico-sociale e le associazioni ambientaliste metterà a punto entro sei mesi una proposta di legge finalizzata alla definizione delle modalità di governance del sistema dei rifiuti in Puglia.
“Mattone dopo mattone – ha affermato l’assessore Nicastro – abbiamo costruito questo provvedimento: l’approvazione del Piano delle Bonifiche in Consiglio Regionale nel 2011, la ridefinizione della governance del settore dei rifiuti con la riduzione degli Ato (oggi Oga) e la creazione degli Aro per l’ottimizzazione dei servizi di spazzamento e raccolta, la rimodulazione dell’Ecotassa. Questi step intermedi ci hanno permesso di gettare le basi per quegli obiettivi di differenziata che sono obiettivo irrinunciabile per centrare la strategia generale e ridurre a valori trascurabili i conferimenti in discarica, favorendo il recupero di materiali spinto”, ha continuato Nicastro spiegando come la nuova strategia operativa sia di fatto un “piano dinamico, in divenire, pensato per essere ricettivo rispetto all’eventuali necessità che si dovessero manifestare nel corso degli anni a venire”.