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Liberate dai pesticidi le aree di interesse ecologico in UE

Respinta la proposta di due eurodeputati che tentava di bloccare la decisione della Commissione UE. Niente più pesticidi sulle aree di interesse ecologico

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(Rinnovabili.it) – Niente pesticidi nelle zone di conservazione a partire dal 2018. Gli agricoltori europei che ricevono i sussidi comunitari tramite la politica comunitaria (PAC) non potranno più utilizzare sostanze chimiche su terreni agricoli superiori a 15 ettari destinati alla conservazione della biodiversità. Con un voto sul filo di lana, il Parlamento Europeo ha consegnato agli ambientalisti una vittoria importante, che rappresenta un forte punto di partenza per chiedere di rinegoziare la politica agricola comune in chiave sostenibile.

Dal 2013, infatti, con la riforma della PAC, gli agricoltori devono identificare le cosiddette aree di interesse ecologico, che coprono il 5 per cento dei terreni agricoli dell’UE. In queste aree, le pratiche agricole devono rispettare la biodiversità e proteggere il clima. Tuttavia, queste regole sono state progressivamente indebolite: oggi permettono la semina di alcune colture e l’irrorazione di pesticidi chimici.

 

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Lo scorso febbraio, la Commissione europea ha modificato queste regole con un atto delegato, vietando l’uso dei fitofarmaci in aree di interesse ecologico. Due membri della commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Albert Dess (PPE) e John Stuart Agnew (EFDD), hanno successivamente proposto di mettere il veto sulla decisione di Bruxelles, ma il tentativo è stato respinto dal voto in plenaria di ieri. La loro risoluzione ha ottenuto 363 voti, troppo pochi per raggiungere la maggioranza qualificata di 376 necessaria a battere la Commissione europea.

A sostenere i due deputati in modo compatto sono stati i partiti della destra, in particolare PPE, ECR ed ENF. Gli ultraliberali dell’ALDE si sono spaccati, mentre centrosinistra e sinistra (S&D, GUEe Verdi) hanno votato per bloccare il veto dei due. Tuttavia, secondo il sito Euractiv i socialisti italiani, spagnoli e portoghesi non avrebbero seguito la linea del gruppo parlamentare, schierandosi a favore dell’uso di pesticidi anche nelle zone di interesse ecologico.

Le grosse associazioni degli agricoltori europei hanno subìto di malavoglia la decisione: la portavoce del Copa Cogeca, Amanda Cheesley, ha dichiarato che questa norma complicherebbe la vita ai produttori. Esultano invece gli ambientalisti, con Henriette Christensen, Senior Policy Advisor di Pesticide Action Network Europe, che parla di una «piccola ma benvenuta vittoria del buon senso».