Per aumentare la produzione ittica e garantire lavoro al settore l'Europa si concentra sulla pesca sostenibile e pensa ad una Rivoluzione Blu
(Rinnovabili.it) – Torna a accendersi il dibattito relativo alla pesca sostenibile e dell’acquacoltura in relazione alla necessità di attuare una Riforma Blu che preservi il lavoro e le risorse di settore.
Consci del ruolo minimo che l’Europa ricopre a livello mondiale nella produzione di stock ittici, gli enti locali e le regioni che hanno preso parte alla Plenaria del Comitato delle Regioni hanno affermato con convinzione la necessità di una riduzione rapida della dipendenza dalle importazioni. Per questo il CdR ha accolto con favore le proposte elaborate dalla Commissione europea che serviranno per stimolare l’adozione di nuove misure che siano in grado di garantire un corretto equilibrio tra il rispetto della natura e il mercato della pesca.
Durante l’incontro Marialuisa Coppola, consigliere regionale della Regione Veneto, ha affermato: “l’importante è che l’UE offra prodotti alimentari provenienti dal mare sani, di qualità e a prezzi accessibili per soddisfare la domanda, proteggendo al tempo stesso le specie sovrasfruttate. Dobbiamo perciò rimanere competitivi sul mercato mondiale semplificando le barriere amministrative che ostacolano la creazione di nuove aziende ittiche”.
Il Comitato ha anche adottato un parere sugli aiuti di Stato per la pesca e l’acquacoltura, in cui afferma che la riforma dell’UE, attesa per l’anno prossimo, deve completare gli sforzi tesi a creare un settore della pesca sostenibile.
Rhodri Glyn Thomas (UK/AE), membro dell’Assemblea nazionale del Galles e relatore del parere, ha intervenuto informando l’importanza di mantenere come schema di fondo la sostenibilità, qualsiasi siano le modifiche che l’Europa deciderà attuare al sistema ricordando l’importanza di garantire chi lavora nel settore le entrate sufficienti per mantenere le attività e le piccole comunità di pescatori e dall’altro il mantenimento della ricchezza degli stock ittici per garantire la ricchezza dei mari.