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Pesca sostenibile: una firma per fermare la bancarotta dei nostri mari

Pesca sostenibile: una firma per fermare la bancarotta dei nostri mari(Rinnovabili.it) – “Salire a bordo” del battello ambientalista e dar vita ad una nuova era di protezione dei mari. Questo quanto chiedono oggi un gruppo di associazioni ai Governi dei ventisette Stati Membri. E’ oramai un dato assodato che la pesca europea stia vivendo un momento di forte crisi. Per oltre 30 anni le acque comunitarie sono state sfruttate al massimo seguendo come unica logica quella del profitto immediato al punto da portare l’habitat marino ad un passo dalla banca rotta. Eppure non tutti sono stati a guardare come ci ricorda il WWF, tra le prime associazioni a scendere in campo: dal 2011 cittadini, pescatori e imprese di tutta Europa si sono impegnati per salvare gli oceani da questo scempio esortando i deputati del Parlamento Europeo ad approvare una ambiziosa riforma della politica comune della pesca (CFP).

 

Il risultato di questa lotta si è ottenuto a febbraio di quest’anno quando l’Europarlamento ha votato a favore del Regolamento Base della Riforma comune della pesca. “Ma non è ancora finita. Abbiamo urgente bisogno che i ministri della pesca approvino le ambiziose riforme proposte dal parlamento”, spiega il WWF che International, Fish Fight, OCEAN2012, OCEANA, Paint a fish, invita i cittadini europei a scrivere al proprio ministro che per l’Italia è la neo Ministro Nunzia De Girolamo, per invitarli a  ‘salire a bordo’ ora, fermare la bancarotta dei nostri mari, lasciando che gli stock ittici si rigenerino. “I Ministri della pesca devono approvare ora le proposte del Parlamento. Senza il loro consenso tutto l’impegno dei cittadini che hanno fin qui partecipato, assieme al voto del Parlamento, non conterà nulla. La riforma capita solo ogni 10 anni – questa potrebbe essere la nostra ultima possibilità per promuovere una pesca sostenibile e del pesce per le future generazioni”. Il sito con l’appello da sottoscrivere è https://allaboard.panda.org/it/

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