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Climate change: ai “paesi vulnerabili” servono fondi

Stati colpiti dagli effetti del cambiamento climatico ed economie sviluppate stanno partecipando alla due giorni di Dhaka al fine di stabilire meccanismi di sostegno per i "paesi vulnerabili"

(Rinnovabili.it) – Il segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, interverrà oggi al Forum dei Paesi Vulnerabili al Cambiamento Climatico, incontro che vede la partecipazione di circa 20 paesi che hanno attualmente bisogno di assistenza finanziaria e tecnica per affrontare i rischi associati a questo fenomeno.  L’evento, iniziato domenica con la partecipazione di ministri ed esperti, ha invitato le nazioni ricche dell’Occidente a mantenere la promessa di far fede agli impegni che per la creazione di un fondo speciale destinato a far fronte a tali pericoli, come definito nel 2009 in occasione del Vertice Onu di Copenhagen.

La conferenza di Dhaka sta mettendo in luce le diverse problematiche legate al cambiamento climatico e all’innalzamento della temperatura globale nel Bangladesh; nel paese è previsto un aumento del livello del mare di un metro con la conseguente inondazione del 15% del territorio, costringendo milioni di rifugiati climatici a spostarsi in cerca di una nuova casa. Altra tematica fulcro della due giorni asiatica, l’importanza, soprattutto per i paesi ricchi, di concentrare gli sforzi energetici nello sviluppo e nella diffusione di impianti per la produzione di energia che sfruttino le fonti rinnovabili al fine di ridurre sia  l’inquinamento globale sia il consumo di combustibili fossili. Durante l’incontro il ministro del Bangladesh, Hasan Mahmud, ha affermato che solo il 10% dei 30.000 milioni di dollari promessi ai Paesi poveri in occasione del vertice sul clima di Copenaghen del 2009 è stato consegnato.