(Rinnovabili.it) – Dopo il fine settimana le notizie che arrivano da Pechino non sono affatto confortanti. La cappa di smog che da mesi sovrasta la città si è fatta nuovamente densa e, dopo l’annuncio di venerdì di un nuovo blocco della circolazione e della produzione industriale e un passaggio ad un livello di attenzione contrassegnato con il colore arancione, le autorità hanno avvisato che lo stop durerà ancora 3 giorni.
La nube tossica che sta avvelenando la città pare non abbia proprio intenzione di dissolversi né di allentare la morsa e si registrano nuovi aumenti della concentrazione di particelle di PM2,5, molto pericolose per la salute umana e particolarmente per bambini e anziani. Aumentato la scorsa notte il livello di particolato rimane 16 volte superiore a quanto raccomandato dall’OMS, che ha ricordato quanto sia importante in questo momento rimanere in casa ed evitare di contribuire all’aumento del rilascio di emissioni e scegliere i mezzi pubblici per evitare di prendere l’auto privata. Per agevolare la riduzione della concentrazione di sostanze tossiche è stata vietata l’attività scolastica all’aria aperta anche se si prevede che entro 72 ore lo smog dovrebbe rientrare abbassando i livelli di inquinanti anche nelle province limitrofe di Shandong, Shanxi, Shaanxi, Henan e Liaoning.