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Parchi e aree protette: verso gli Stati Generali

Per Legambiente, investire sui parchi e sulle aree protette significa rilanciare l’economia locale e puntare su una risorsa su cui l’Italia è leader in Europa

(Rinnovabili.it) – Bellezza del paesaggio, tutela del suolo e valorizzazione del biologico: sono questi i 3 punti cardine con cui Legambiente intende portare alla ribalta i parchi, “una delle bellezze d’Italia – sostiene l’associazione – un patrimonio naturalistico di cui siamo leader in Europa, che potrebbe contribuire a superare la crisi del Paese”. In vista degli Stati Generali delle Arre Protette Italiane Legambiente lancia il suo messaggio. Per il responsabile aree protette di Legambiente, Antonio Nicoletti, puntare sui parchi significa attrarre investimenti e rilanciare l’economia locale. «Ma ciò può avvenire – avvisa Nicoletti – se tra i parchi cresce la consapevolezza della reale forza e bellezza dei territori e se questi luoghi diventano delle effettive eccellenze, dicendo basta al consumo di suolo e puntando sull’agricoltura biologica, che in queste aree può trovare uno spazio privilegiato dove svilupparsi».

 

Si tratta di una risorsa che conta 827 aree naturali iscritte nell’elenco ufficiale e coinvolge oltre 2.000 comuni, per un totale di oltre 3 milioni di ettari di superficie protetta a terra e 2 milioni e 800mila ettari di superficie protetta a mare. Di queste tematiche si discuterà domani a Roma alla conferenza “Parchi, proposte e alleanze”, organizzata da Federparchi – Europarc Italia. L’auspicio è che inizi una nuova stagione per le aree protette italiane, con una burocrazia che tenga conto delle rinnovate esigenze dei cittadini e operatori. Per Nicoletti, si tratta di una comune presa d’atto che il sistema non può più attendere.