(Rinnovabili.it) – L’Associazione dei piccoli Stati insulari chiede aiuto sul clima e Papa Francesco risponde. Il re di Tonga, Tupou VI, ha messo da parte la sua fede metodista per chiedere udienza al Vaticano. La questione del riscaldamento globale è troppo pressante per fare gli schizzinosi. Ieri Tupou e consorte, la regina Nanasipau’u Tuku’aho, erano a Roma e hanno discusso con il Papa, prima di recarsi a Londra.
Una dichiarazione dell’ufficio stampa vaticano ha reso noto che i due sovrani hanno avuto uno scambio di opinioni sulla situazione internazionale, con particolare riferimento alla condizione degli Stati insulari dell’Oceano Pacifico e i problemi ambientali che alcuni di essi si trovano a fronteggiare. Le isole del Pacifico, infatti, sono tra i Paesi più a rischio sul pianeta a causa del cambiamento climatico. L’innalzamento del livello dei mari provocato da riscaldamento globale, infatti, può accelerare vertiginosamente processi di erosione delle coste provocare inondazioni.
Secondo il World Risk Report 2013, Tonga è il secondo Paese al mondo per vulnerabilità ai disastri naturali. Peggio sta soltanto la piccola isola di Vanuatu.
Il colloquio di Papa Francesco con re Tupou di Tonga è la prima mano tesa verso le richieste dell’AISIS, l’Associazione dei piccoli Stati insulari che da tempo si batte per un dibattito sul clima più coraggioso. Al meeting di Ginevra dell’UNFCCC, l’associazione ha ribadito la necessità di giungere ad un accordo vincolante che sia in grado di evitare un innalzamento delle temperature superiore agli 1.5°C.
L’interesse per la questione climatica è diventato centrale tra le mura leonine, tanto che esiste un progetto di creazione dell’ufficio ambiente e clima in Vaticano. Il Papa considera molto attentamente i problemi ambientali, e si è espresso più volte contro gli inquinatori e l’immobilismo dei potenti sul clima. Non è da sottovalutare anche la decisione del capo della Chiesa di promuovere a Cardinale il Vescovo Soane Patita Paini Mafi, originario proprio di Tonga. Quest’ultimo, nella sua prima dichiarazione di sabato, ha espresso le sue preoccupazioni sui danni che può arrecare il cambiamento climatico alle isole del Pacifico.