In che modo gli inquinanti di origine antropica influiscono sul clima del Mediterraneo? A scoprirlo ci pensa il progetto francese ChArMEx dal mega sito Enea di Lampedusa
Il sito, uno dei più meridionali d’Europa, ha un ruolo chiave nelle attività dei programmi internazionali sul clima e stavolta ospiterà il progetto francese ChArMEx (Chemistry and Aerosol Mediterranean Experiment), che coinvolge diversi attori europei.
Dopo il primo mese di lavori seguiranno fasi di ricerca che dureranno circa due anni durante le quali verrà analizzata la variabilità climatica stagionale e giornaliera che condurranno a valutazioni climatiche delle variazioni attualmente in atto nel Mediterraneo. Oltre alle osservazioni effettuate da terra i ricercatori provvederanno a raccogliere i dati forniti dal satellite, dalle rilevazioni aeree e dai palloni.
La campagna oltre che sul sito di Lampedusa potrà anche contare sulla collaborazione di un altro sito che l’ENEA ha predisposto presso presso il Centro dell’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero del CNR di Capo Granitola (Trapani) a circa 100 chilometri a nord di Lampedusa.
Attraverso la raccolta dati verrà quindi analizzato il trasporto di inquinanti di origine antropica, gas e particolato oltre che delle polveri desertiche provenienti dall’Africa analizzando anche l’inquinamento derivato dal traffico navale nel Canale di Sicilia.