(Rinnovabili.it) – La città di Oslo ha promesso che abbandonerà tutti gli investimenti nelle società produttrici di carbone, a causa del danno ambientale provocato da questa fonte energetica. La decisione annovera la capitale norvegese ad altre 40 città di tutto il mondo, ma è la prima capitale ad assumersi l’impegno.
Il Commissario alle finanze di Olso, Eirik Lae Solberg, ha detto alla televisione di Stato NRK che «ci stiamo tirando fuori dalle società del carbone, perché la produzione di energia basata su questo combustibile è una delle più dannose e meno rispettose dell’ambiente in tutto il settore energetico. Vogliamo adoperare i nostri investimenti per promuovere energia più sostenibile per una società più sostenibile».
Una simile mossa significa che 7 milioni di dollari investiti nel carbone dal fondo pensione del Consiglio di Oslo verranno ritirati dal settore. «Non è una somma enorme, ma abbiamo intenzione di mandare un segnale chiaro», ha detto Lae Solberg.
Quasi 200 istituzioni hanno detto no al carbone
La decisione arriva sull’onda parte di una campagna sul cambiamento climatico che ha già convinto 180 istituzioni, con investimenti pari a 50 miliardi di dollari (compresi gli enti locali, le università e le chiese), a lasciare i propri finanziamenti ai combustibili fossili: carbone, petrolio e gas.
Anche a livello nazionale in Norvegia si muove qualcosa. Il fondo petrolifero nazionale della Norvegia vale 850 miliardi di dollari ed è il più grande fondo sovrano del mondo. Nel mese di febbraio, ha annunciato di aver scaricato 32 compagnie fossili per motivi ambientali, e sta valutando un disinvestimento più ampio.
La campagna sul divestment è iniziata negli Stati Uniti, ma la Scandinavia si è subito messa in scia, con importanti gestori dei fondi pensione che hanno rapidamente abbandonato gli impegni finanziari nelle fossili. Tra essi c’è anche Nordea, il più grande del settore.
Lunedì, centinaia di migliaia di accademici, ingegneri e avvocati in Danimarca hanno annunciato che avvieranno la cessione di 32 miliardi di euro stoccati nei fondi pensione che investono nel carbone.
A febbraio 1.000 persone hanno manifestato a Oslo per chiedere il divestment, e ora possono cantare vittoria: «Questa è una vittoria che corona il nostro duro lavoro, e invia un segnale forte al governo che sta attualmente rivedendo gli investimenti del fondo petrolifero nazionale. Sarebbe un pessimo esempio di leadership se scegliesse di prendere misure meno coraggiose di Oslo», ha detto Future in our Hands, gruppo che ha organizzato la campagna.