Consumo del suolo, acqua e reati ambientali sono i primi tre temi affrontati dal Ministro Orlando per il bene dell'ambiente
In merito al consumo di suolo “abbiamo concordato con gli assessori regionali – ha detto Orlando – di proseguire un percorso già avviato nella passata legislatura in accordo con il ministero delle Politiche agricole; si basa sulla riqualificazione degli edifici già esistenti, piuttosto che sull’ulteriore espansione urbana a discapito dell’ambiente”.
I lavori iniziati sono stati commentati da Legambiente, che appresa la notizia ha espresso la propria soddisfazione dichiarando al ministro “Scelta corretta. Obiettivi prioritari e imprescindibili ma non dimentichi il dissesto idrogeologico”. “Le parole di Orlando – ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza – ci trovano decisamente concordi. Per il futuro del nostro paese è fondamentale affrontare il tema del consumo di suolo nei termini di una sua decisa limitazione prevedendo il recupero e ripristino qualitativo delle aree abbandonate o degradate e del patrimonio edilizio esistente, ma anche – sottolinea Cogliati Dezza – nei termini di controllo e contrasto del dissesto idrogeologico che ogni anno colpisce il paese con gravi danni e tragedie. Giusto anche riconoscere piena legittimità delle indicazioni emerse dal referendum sull’acqua, bene comune da salvaguardare e tutelare ma, soprattutto, ben venga l’impegno dichiarato dal neo ministro di rivedere la questione dei reati ambientali. L’introduzione dei crimini contro l’ambiente nel codice penale non è, infatti, ulteriormente rinviabile”.