In Olanda, la nuova tassazione colpirà le grandi aziende ma ricadrà anche sui cittadini da cui è previsto un gettito di 3,2 miliardi di euro
(Rinnovabili.it) – Il Governo olandese ha annunciato l’introduzione di una tassa sulle emissioni di CO2 per le compagnie produttrici: la misura servirà a controbilanciare il probabile mancato raggiungimento degli obiettivi per il taglio delle emissioni inquinanti in Olanda.
I Paesi Bassi sono tra le nazioni europee con il maggiore indice pro capite di emissioni di CO2; allo stesso tempo l’uso di energie rinnovabili è tra i più bassi nel vecchio continente: il piano per la sostenibilità presentato alla Commissione europea prevede l’investimento di 5,2 miliardi di euro per tagliare il 49% delle emissioni di CO2 entro il 2030 rispetto ai livelli registrati nel 1990.
La scorsa settimana, tuttavia, l’Ufficio Olandese per l’Analisi delle Politiche Economiche (CPB) ha segnalato come le attuali misure messe in campo dal Paese per combattere il climate change contribuiranno a ridurre dello 0,5% il Pil entro il 2030, ma non aiuteranno a raggiungere l’obiettivo ambientale, di qui la scelta di introdurre l’ecotassa come ulteriore deterrente.
La nuova tassazione dovrebbe essere introdotta da Aprile, quando il Governo presenterà il nuovo programma per combattere il cambiamento climatico: il primo ministro Mark Rutte ha spiegato che la tassa servirà a spingere le imprese a investire nell’efficientamento tecnologico e nell’assicurare che ciascuna paghi la giusta quota nel garantire la transazione energetica.
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Per il 2019, l’Olanda stima di ridurre le proprie emissioni del 21% rispetto ai livelli del 1990, in ritardo rispetto al 25% posto come obiettivo lo scorso anno dai legislatori olandesi.
Il programma ambientale che verrà varato ad aprile dovrebbe contenere anche sussidi per l’acquisto di veicoli elettrici, all’uso di energie rinnovabili come quella solare o eolica, incentivi per le industrie a tagliare le proprie emissioni e per chi ristruttura casa per aumentare l’isolamento termico.
Una parte della tassazione peserà direttamente anche sui consumatori finali con aumenti previsti per l’acquisto di biglietti aerei e per l’uso di gas naturali nel riscaldamento domestico: secondo le stime del CPB, circa 3,2 miliardi di euro derivanti dalla nuova ecotassa proverranno direttamente dalle tasche dei cittadini.
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