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OGM, presto l’ok al mais 1507 in Europa

OGM presto l’ok al mais 1507 in Europa-

 

(Rinnovabili.it) – Hanno atteso 14 anni, ma adesso hanno vinto. Il mais 1507, una varietà OGM sviluppata da DuPont e Dow, potrà fare il suo ingresso trionfale nell’Unione Europea grazie all’imminente approvazione da parte della Commissione. L’ultimo via libera è arrivato dal Parlamento europeo proprio ieri, con la firma della nuova legge sugli OGM. Ora si attende la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, prevista venerdì e poi la legge entrerà in vigore dopo 20 giorni.

 

Sono passati mesi dal voto dell’europarlamento che ha lasciato libertà di coscienza agli Stati membri nell’autorizzazione o meno – sul proprio territorio – degli organismi geneticamente modificati. Un voto che secondo alcuni osservatori non fa altro che facilitare l’importazione di sementi biotech nel Vecchio continente. E infatti, le prime crepe cominciano a vedersi. Le associazioni ambientaliste italiane non sono state in grado di guardare al di là dell’arco alpino, felicitandosi per la scelta governativa di prorogare di altri 18 mesi il divieto per gli OGM. Ma non hanno assunto una posizione in merito alla portata continentale del voto di Bruxelles.

 

Dopo 10 anni di dominio Monsanto, sbarcano gli OGM degli altri colossi

Così, il secondo prodotto agricolo ingegnerizzato a varcare le Colonne d’Ercole è già sulla soglia. Funzionari europei che hanno preferito restare anonimi hanno dichiarato di aspettarsi un’accelerazione da parte della Commissione, che presto darà il via libera al mais 1507.

La Francia è tra i contrari alla sua coltivazione, mentre la Gran Bretagna lo introdurrà appena possibile. Finora, il mais MON810 della Monsanto era stato l’unica coltura GM coltivata UE, presente in Spagna e in Portogallo da ormai dieci anni.

Il presidente della Commissione, Jean Claude Junker, ha anche annunciato una revisione del processo di approvazione per gli OGM destinati al consumo animale. Questo porterà all’importazione di nuove varietà.

 

DuPont e Dow hanno subito dichiarato che il mais 1507 ha soddisfatto tutti i requisiti normativi dell’UE, e dovrebbe essere approvato per la coltivazione senza ulteriori ritardi.

Ma Bart Staes, portavoce dei Verdi europei in tema di sicurezza alimentare, ha detto che la valutazione dei rischi era stata viziata, e la Commissione non aveva il diritto di portare avanti una raffica di nuove autorizzazioni.

«Come ha riconosciuto lo stesso Presidente della Commissione Juncker – ha detto States – vi è la necessità di una riforma più radicale del processo di autorizzazione degli OGM dell’UE».

Chissà se intendeva la stessa cosa.

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