Dopo il glifosato, duro colpo anche al 2,4-D. La IARC classifica l’ingrediente chiave degli erbicidi Dow Chemical come possibile cancerogeno
(Rinnovabili.it) – L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dell’OMS sferra un nuovo colpo agli erbicidi prodotti dalle grandi compagnie della chimica. Dopo la ricerca-bomba che ha portato lo scorso marzo a definire il glifosato prodotto dalla Monsanto «probabilmente cancerogeno per l’uomo», è arrivata una nuova pesante “sentenza” sul 2.4-D. Si tratta dell’acido 2.4-diclorofenossiacetico, principio attivo alla base di un diserbante prodotto da Dow Chemical.
La IARC ha deciso di classificare il 2,4-D come «potenzialmente cancerogeno per l’uomo», un gradino sotto la categoria in cui ha inserito invece il glifosato – base del diserbante Roundup – ma due sopra la definizione «probabilmente non cancerogeno». Le ricerche sono state condotte su animali, sui quali sono stati provocati stress ossidativo e immunodepressione.
Le scoperte della IARC sul 2.4-D sono state accolte con favore dai gruppi ambientalisti e di consumatori che stanno facendo pressione sui regolatori degli Stati Uniti per limitarne l’uso. Le associazioni degli agricoltori, invece, difendono l’erbicida ritenendolo un elemento indispensabile nella produzione di cibo.
Le classificazioni IARC non sono prescrizioni vincolanti, perciò non impongono ai governi di vietare o limitare la diffusione di sostanze tossiche. Ma possono influenzare le autorità di regolamentazione, i legislatori e il pubblico a causa della loro autorevolezza. Dopo la mazzata al glifosato, in tutto il mondo si sono avuti cambiamenti normativi: dalle moratorie ai divieti.
Non solo Monsanto è stata investita da queste restrizioni. La classificazione IARC sul glifosato ha colpito anche la stessa Dow AgroSciences, branca di Dow Chemical, che utilizza sia glifosato che 2.4-D in un unico erbicida, Enlist Duo. Il prodotto ha ricevuto l’approvazione degli Stati Uniti nel 2014. Enlist Duo è stato progettato per essere utilizzato con tecniche di ingegneria genetica, in colture resistenti agli erbicidi sviluppate da Dow. Proprio come Monsanto, l’azienda vende sementi ed erbicidi in coppia agli agricoltori.
L’azienda si è limitata, per ora a rispondere che il 2.4-D è uno strumento sicuro e prezioso per l’agricoltura. Alcuni critici hanno biasimato la IARC per non aver assegnato almeno il «probabilmente» alla classificazione di cancerogenicità del 2.4-D. Ma la Research Task Force finanziata da Dow ha risposto che non vi sarebbe stato alcun motivo per farlo: «Nessuna agenzia per la salute e la sicurezza al mondo considera il 2.4-D cancerogeno per l’uomo», scrive in una nota.
Anche per il glifosato è difficile trovare pareri critici delle agenzie nazionali. Molte di esse sono state delegittimate presso l’opinione pubblica per avere al proprio interno esponenti delle aziende i cui prodotti dovrebbero valutare. Glifosato in testa.