(Rinnovabili.it) – Approvare varietà di OGM che non siano state sottoposte a test o per le quali non siano stati forniti dati sulla sicurezza, contravviene ai principi generali della legislazione alimentare europea. Questo il messaggio che gli eurodeputati hanno inviato oggi all’indirizzo della Commissione Europea. I deputati hanno votato questa mattina una risoluzione in cui si chiede che Bruxelles non autorizzi l’importazione di cibo e sementi derivanti o contenenti alcuni tipi di mais geneticamente modificato. Il riferimento è ai nuovi OGM su cui gli Stati membri sono stati chiamati a esprimersi solo qualche giorno fa. Ma la mancata maggioranza in seno ai rappresentati dei Ventisette ha demandato il tutto nelle mani della Commissione.
L’esecutivo europeo dovrà ora decidere se proseguire o meno con l’autorizzazione all’immissione in commercio di prodotti “contenenti, costituiti od ottenuti da granturco geneticamente modificato Bt11 × 59122 × MIR604 × 1507 × GA21” e di tutte le 20 sottocombinazioni. In questo contesto l’Europarlamento può far poco, dal momento che, secondo la procedura attuale, la sua obiezione non è vincolante.
Nonostante ciò, il fronte del no ne esce rafforzato e i deputati hanno ribadito la richiesta d’una riforma della procedura UE di autorizzazione per gli OGM.
Le maggiori preoccupazioni riguardano la mancanza di dati relativi alle varie sottocombinazioni delle varietà di mais. Durante il periodo di consultazione di tre mesi, gli stessi Stati membri hanno presentato centinaia di osservazioni in cui riferivano carenza d’informazioni, studi mal eseguiti o mancanti e la mancanza delle prove ai fini dell’esclusione di determinate vie di esposizione. Così come assenti risultavano essere le relazioni sui risultati delle attività di monitoraggio, o la dimostrazione che il prodotto non abbia effetti negativi sull’ambiente, o addirittura le prove immunologiche in riferimento a un potenziale allergenico potenzialmente più elevato. “Nonostante ciò – spiegano con una nota stampa i MEP – , il 26 agosto 2016 l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha espresso parere favorevole alle domande di autorizzazione. I deputati sottolineano che il parere di minoranza dell’EFSA su tale procedura riconosce che non sono stati presentati dati specifici sulle 20 sottocombinazioni per le quali sono state presentate domande di autorizzazione”.
E puntano il dito contro uno degli elementi più deboli del processo decisionale: la Commissione europea tuttora autorizza gli OGM nell’UE senza il sostegno dei comitati degli Stati membri. “Ciò sarebbe dovuto essere un’eccezione alla procedura, ma è di fatto divenuta la norma”.