(Rinnovabili.it) – La Commissione Europea potrà direttamente sanzionare le case automobilistiche che truccano i test delle emissioni. Lo stabilisce la bozza del nuovo regolamento per l’approvazione dei veicoli idonei alla vendita approvata dai Ministri dell’UE oggi. Ora il testo dovrà passare il voto del Parlamento Europeo.
Il pacchetto di norme dovrebbe rappresentare una risposta più concreta rispetto al passato ai casi di frode culminati con l’esplosione dello scandalo dieselgate, che ha coinvolto la Volkswagen ma più di recente si è esteso ad altri produttori, tra cui FCA. Nel caso del colosso tedesco, tuttavia, l’esistenza di dispositivi per silenziare le emissioni di ossidi di azoto è stata acclarata e ha portato a numerosi processi, soprattutto negli Stati Uniti.
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Con il sistema attuale, le autorità nazionali hanno il potere di dare e revocare l’approvazione ai nuovi veicoli delle case automobilistiche con sede nel loro paese per conto di tutta l’Unione Europea. Le nuove regole daranno lo stesso potere anche alle autorità degli altri stati membri, mentre la Commissione Europea potrà effettuare controlli a campione e multare i produttori fino a 30 mila euro per veicolo se i suoi ispettori dovessero scoprire irregolarità. Un test delle emissioni in condizioni di guida reali verrà effettuato da ogni paese ogni 50 mila veicoli prodotti
Fonti dell’Unione Europea avevano lasciato filtrare la riottosità della Germania a cedere potere a terzi sulla materia, nonostante lo scandalo dieselgate avesse gettato un’ombra pesante sul suo sistema di certificazione dei veicoli. Il sottosegretario tedesco all’economia, Matthias Machnig, ha detto infatti agli altri Ministri nel corso della riunione di essere favorevole al rafforzamento della sorveglianza, ma ha aggiunto di pretendere rassicurazioni su come evitare un conflitto tra le diverse agenzie.
«Non passa settimana senza nuove rivelazioni e nuove indagini – ha ribattuto il commissario europeo per l’Industria, Elzbieta Bienkowska – Non finirà mai se non costruiamo un sistema più robusto in Europa».