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Nuova Pac: sostenibilità ed efficienza per una nuova agricoltura

E' stata presentata al Parlamento europeo la riforma della politica agricola comunitaria. Si punta ad un uso più efficiente delle risorse e al rispetto dell'ambiente al fine di risollevare un settore agricolo in crisi

(Rinnovabili.it) – Mercoledì 12 ottobre la Commissione europea ha presentato ufficialmente all’Europarlamento di Bruxelles, la nuova proposta di riforma della Politica agricola comunitaria (Pac). La politica, che in termini economici equivale a circa il 34% del bilancio europeo, nasce nell’intento garantire agli agricoltori un prezzo minimo standardizzato per i prodotti agricoli, stabilito dalla Comunità Europea, orientando così le imprese agricole verso l’impiego di migliori tecniche agronomiche che rispettando l’ambiente incrementino la produzione.

La riforma si propone di aiutare gli agricoltori, a partire dal 2013, ad uniformarsi alle nuove esigenze di mercato, assicurando un approvvigionamento alimentare sempre più sostenibile. A tale scopo la nuova Pac punta a garantire un sostegno più equo, fino ad un massimo di 300 mila euro l’anno, che verranno distribuiti fra aziende, regioni e Stati membri; aiutare gli agricoltori a fronteggiare i periodi di crisi economica; riservare il 30% dei pagamenti della Pac a quelle aziende che attuano pratiche ecologiche, come la diversificazione delle colture, la conservazione dei pascoli permanenti, la salvaguardia delle riserve ecologiche e del paesaggio. Inoltre la riforma mira a sfruttare al meglio ricerca e innovazione mediante maggiori investimenti nelle R&S in campo agricolo, con circa 4,5 miliardi di euro destinati al settore. Tra gli obiettivi rimane al vertice la protezione dell’ambiente, includendo nello sviluppo rurale la lotta ai cambiamenti climatici e l’uso efficiente delle risorse, anche grazie all’impiego di tecnologie innovative e nuove tecniche agronomiche, implementanto ai fondi europei finanziamenti nazionali pari al 50% del valore di progetti; Avrà un ruolo importante anche la lotta alla desertificazione, per le quali verranno stanziate risorse integrative a favore degli agricoltori che operano in aree con difficili condizioni naturali. La riforma si propone inoltre di aiutare i giovani agricoltori, promuovere l’occupazione rurale e l’imprenditorialità, nonché di ridurre la burocrazia per rafforzare la posizione comparto. Il programma sarà però possibile solo attraverso lo stanziamento di fondi più efficaci, mirati a rendere gli imprenditori più competitivi sul mercato, che tra il 2013 e il 2019 passerà ad avere un valore di circa 59,9 miliardi di euro. La nuova Pac prevede però una riduzione degli incentivi del 6% dal 2014 al 2020, diminuzione che potrebbe influenzare negativamente l’Italia che vedrà ridursi i fondi destinati al settore agricolo di circa 285 milioni di euro l’anno, con il rischio di suscitare il malcontento di molte associazioni del comparto tra cui vengono citate Coldiretti e Confagri.

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