Alti livelli di Cesio 137 trovati negli animali generano allarme per il rischio nucleare. Ma gli esperti tranquillizzano: colpa di un’ottima annata per i funghi
La causa di questa alta radioattività negli animali, tuttavia, non è un mistero. Quest’anno infatti c’è stata una proliferazione di funghi in Norvegia. La stagione, inoltre, è durata per molto tempo: le renne ne vanno ghiotte, ma il problema è che i miceti hanno una forte capacità di assorbimento della radioattività.
Il Cesio 137, elemento usato nella centrale nucleare di Chernobyl, ha un tempo di decadimento di 30 anni, è ancora in attività dopo il disastro del 1986. Teoricamente dovrebbe decadere entro un paio d’anni, ma secondo la Norwegian Radiation Protection Authority il livello di radioattività nell’ambiente si abbasserà più rapidamente del previsto. Molta parte è già stata lavata via o è finita nel sottosuolo. Solo una piccola quantità è rimasta in circolazione attraverso la catena alimentare.
«Quando osserviamo i livelli di radioattività negli animali al pascolo in autunno – spiega Lavran Skuterud. Della NRPA – la vediamo salire e scendere di continuo, e temiamo che non scomparirà mai. Ma quando arriva l’inverno, fortunatamente le renne mostrano un decremento stabile».