(Rinnovabili.it) – Allarme in Alsazia, la regione del nord est della Francia, dove ieri pomeriggio la centrale nucleare EDF di Fessenheim ha fatto restare tutti con il fiato sospeso. L’incidente, che ha coinvolto l’impianto più vecchio della nazione, si è verificato – stando a quanto riferito dai pompieri – negli edifici ausiliari del sito e non in quello del reattore, provocando il ferimento di due uomini.
Il portavoce del gruppo energetico francese ha precisato che si è trattato di un problema durante la manipolazione di un prodotto chimico, il perossido di idrogeno, riferendo che si è verificata “una perdita di vapore ossigenato” causata dal contatto tra il perossido con l’acqua in un serbatoio. Il portavoce ha poi precisato che le due persone ferite hanno riportato ustioni leggere alle mani perché i guanti che indossavano hanno preso fuoco, smentendo le voci dell’incendio che si erano diffuse a pochi minuti dall’incidente. Il sito, cessate le condizioni di allarme, sarà tenuto sotto costante monitoraggio. La centrale, i cui due reattori da 900 megawatt sono in funzione dal 1977, dovrebbe essere dismessa nell’arco dei prossimi 5 anni. Il presidente Francosi Hollande ne aveva, infatti, promesso la sua chiusura entro il 2017 durante la campagna elettorale.