L’obiettivo che la Norvegia si è data è superlativo, eppure i Verdi non nascondono i malumori: per adesso si parla solo di carbon trading, i tagli reali alle emissioni arriveranno in futuro
(Rinnovabili.it) – Il parlamento della Norvegia ha approvato un nuovo e più radicale piano per accelerare il taglio delle emissioni di CO2 e aumentare la compensazione del carbonio. In questo modo il paese scandinavo punta a diventare clima neutrale con 20 anni di anticipo, cioè nel 2030. Ma il piano non convince del tutto e solleva diverse incognite.
Le misure messe in campo dalla Norvegia comprendono uno (scarno) programma accelerato di tagli alle emissioni di CO2, che però da soli non basterebbero a raggiungere l’obiettivo climate neutral. Pesano infatti le emissioni del comparto statale degli idrocarburi, che difficilmente potranno essere azzerate nel prossimo futuro. Per questo ai tagli sono abbinati miglioramenti nel meccanismo delle compensazioni.
“E’ una risposta diretta agli impegni che la Norvegia ha preso ratificando l’accordo di Parigi – ha affermato il leader dei Verdi norvegesi Rasmus Hansson – Significa che dovremo velocizzare molto la nostra politica sul clima. Dire ‘2050’ è fantascienza. Il 2030 è più vicino del 2000”.
La situazione potrebbe apparire quasi paradossale: l’obiettivo che la Norvegia si è data è superlativo, eppure i Verdi non nascondono i malumori. Malumori che dipendono dal fatto che il governo si è rifugiato nelle compensazioni – il modo più semplice per “ripulire” la propria immagine, ma certo non una misura che incide realmente sull’ambiente. Di fatto lascia aperta la porta, ad esempio, a nuove trivellazioni della compagnia di bandiera Statoil. E in effetti puntare alla carbon neutrality e allo stesso tempo a nuovi investimenti sulle energie fossili è come volere la botte piena e la moglie ubriaca: delle due l’una.
Il governo tuttavia ha assicurato che punta sul confronto col parlamento per dare sostanza e arricchire di contributi realmente efficaci il piano appena approvato. L’impegno è preso: ora spetta al parlamento trovare il modo di mantenerlo.