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Norme UE elettricità e gas: 8 Stati ancora non in linea

La Commissione ha sollecitato il recepimento del Terzo Pacchetto Energia a tutti quegli Stati che ancora oggi non si sono allineati alle direttive europee su gas ed energia

(Rinnovabili.it) – L’apertura dei mercati dell’energia alla concorrenza è la chiave per la competitività dell’economia europea nel suo complesso. Rendere il mercato interno europeo efficiente, interconnesso e trasparente significa offrire ai consumatori la possibilità di scegliere tra le diverse aziende erogatrici di energia elettrica e gas e rendere il mercato accessibile a tutti i fornitori. È con questo spirito che lo scorso febbraio 2011 i Capi di Stato e di Governo europei decisero di procedere al recepimento del Terzo Pacchetto Energia, la direttiva contenente disposizioni fondamentali per un corretto funzionamento dei mercati energetici, comprese le nuove norme sulla separazione delle reti, quelle per rafforzare l’indipendenza e i poteri dei regolatori nazionali e quelle per migliorare il funzionamento dei mercati al dettaglio a beneficio dei consumatori.

Per gli Stati Membri, il recepimento del Pacchetto significa allinearsi a quanto la Commissione ha stabilito in materia di gas ed elettricità entro il 3 marzo 2012, tra pochissimi giorni. Ad oggi, però, Bulgaria, Cipro, Spagna, Lussemburgo, Paesi Bassi, Romania, Slovacchia ed Estonia risultano in ritardo (le prime 7 elencate su entrambe le direttive, l’Estonia solo su quella del gas). La Commissione, infatti, non avendo ancora ricevuto informazioni sulle misure che gli 8 Stati Membri intendono mettere in atto per recepire il dettame europeo, ha subito sollecitato i governi interessati a rispettare il loro obbligo giuridico, dando loro 2 mesi di tempo per rispondere, scaduti i quali la Commissione potrà adire la Corte di Giustizia dell’Unione Europea.