Cresce il numero dei primi cittadini siciliani che sono scesi in campo per sostenere la campagna di Greenpeace e bloccare le perforazioni petrolifere nel Canale di Sicilia
«Estrarre petrolio al largo di queste coste è pura follia – ha commentato la responsabile Campagna Mare di Greenpeace, Giorgia Monti, ricordando che il rischio è di mettere in serio pericolo non solo il mare e la sua biodiversità, ma anche l’enorme patrimonio culturale rappresentato dalla Valle dei Templi. «Questi templi – ha aggiunto la Monti – rappresentano la civiltà millenaria del Mediterraneo che abbiamo il dovere di preservare contro l’attacco di magnati del petrolio senza scrupoli». La firma ufficiale del Sindaco Luparello alla Campagna “U mari nun si spirtusa” è avvenuta all’interno del gazebo informativo che gli attivisti di Greenpeace hanno allestito a San Leone, alle porte di Agrigento; i cittadini hanno anche avuto la possibilità di visitare la mostra fotografica sulle bellezze del Mediterraneo e quelli che sono i pericoli a cui va incontro.