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Clima: Il Nicaragua firma il Paris Agreement. USA sempre più soli

Paris Agreement

 

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(Rinnovabili.it) – Il presidente del Nicaragua, Daniel Ortega, è pronto a prendere la penna in mano e siglare il Paris Agreement, isolando ancora di più gli Stati Uniti. Quando il presidente americano Donald Trump aveva annunciato di voler ritirare la Nazione dall’accordo sul clima, una delle prime conseguenze post discorso è stata quella accostare gli USA a Nicaragua e Siria, gli unici due Paesi al mondo a non aver firmato l’intesa.

 

Ma alla Repubblica del Centro America questo accoppiamento non è piaciuto affatto. Soprattutto perché, quando nel 2015 aveva detto no all’intesa raggiunta all’interno della COP21, lo aveva fatto ritenendo l’accordo troppo debole. “Questi impegni volontari non funzionano” aveva allora spiegato il capo delegazione di Managua, Paul Oquist. “Il Nicaragua non firmerà il Paris Agreement e spera che altri Paesi facciano pressioni sulle nazioni sviluppate per aumentare i loro livelli di ambizione ed evitare un mondo da 3° C che porterà a un incremento disastroso di 4-6 gradi nei Paesi in via di sviluppo”.

 

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Delle criticità dell’accordo sono consapevoli tutti, anche i Paesi firmatari che, in anni di colloqui, hanno alleggerito l’ambizione della lotta climatica proprio per garantire l’adesione dei grandi inquinatori, come USA, Cina e India. Un’intesa, quella della COP del 2015, inaccettabile per il Nicaragua che già allora copriva con le energie rinnovabili oltre la metà della domanda elettrica nazionale e che vedeva nel testo l’ennesima scappatoia per le nazioni ricche dai propri obblighi ambientali.

 

Il presidente Ortega ha ribadito i motivi della sua contrarietà anche all’inizio dell’estate, dopo il ritiro degli USA, ma oggi la posizione sembra cambiata.  In un recente incontro con i giornalisti  ha fatto sapere di essere disposto a ratificare l’accordo come atto di solidarietà verso i paesi più vulnerabili al cambiamento climatico. “Dobbiamo essere solidali  – ha dichiarato Ortega – con il gran numero di paesi che sono già oggi le prime vittime e che continueranno a subire l’impatto di questi disastri […] Abbiamo già avuto incontri per affrontare la questione e abbiamo programmato l’adesione del Nicaragua e la firma dell’accordo nazionale”.

 

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