La strada per combattere la plastica è ancora lunga: solo il 9% dei 9 miliardi di tonnellate di plastica che il mondo ha prodotto è stato riciclato
(Rinnovabili.it) – Una tabella di marcia in dieci tappe per combattere la plastica e affrontare il problema dell’inquinamento ad essa connesso: lo fornisce il Report delle Nazioni Unite appena pubblicato e sviluppato in collaborazione con il governo indiano e il ministero dell’Ambiente, delle foreste e dei cambiamenti climatici. Il report che analizza la situazione dei rifiuti plastici in oltre 60 paesi, si concentra sulle modalità di smaltimento ad essi legate, offrendo un approccio per ripensare la produzione, l’uso e la gestione delle materie plastiche monouso. Il Report “Single-use Plastics: A roadmap for Sustainability” è stato lanciato oggi in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente a Nuova Delhi dal primo ministro indiano Narendra Modi e dal direttore dell’UN Environment, Erik Solheim. “Solo il 9 per cento dei miliardi di tonnellate di plastica che il mondo ha prodotto è stato riciclato”, afferma il rapporto. “La maggior parte finisce in discarica, discariche o nell’ambiente”. Si conta che 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici siano riversati ogni anno negli oceani. Tra le raccomandazioni riportate vi sono azioni specifiche che i responsabili politici possono adottare per migliorare la gestione dei rifiuti. Si va dalla promozione di alternative ecologiche alla plastica, alla sensibilizzazione dei consumatori, fino alle strategie di riduzione volontaria e all’implementazione dei divieti e delle tasse sull’uso e la vendita di materie plastiche monouso.
I risultati presentati sono allarmanti: meno di un decimo di tutta la plastica prodotta fino ad oggi è stata riciclata, mentre i sacchetti di plastica utilizzati in tutto il mondo ogni anno toccano i 5mila miliardi. Un numero impressionante che per rendere l’idea coprirebbe una superficie due volte superiore quella della Francia. “Le valutazioni mostrano che l’azione può essere indolore e redditizia, con enormi guadagni per le persone e il pianeta che aiutano a prevenire i costi legati all’inquinamento”, ha affermato Erik Solheim, responsabile dell’UN Environment, nella prefazione del rapporto. “La plastica non è il problema. È quello che facciamo con essa”. La Cina è la fonte principale di imballaggi in plastica, davanti all’Unione europea e agli Stati Uniti. Tuttavia questi ultimi, pro capite producono di più. “I prelievi mirati e i divieti, se adeguatamente pianificati e fatti rispettare, sono stati tra le strategie più efficaci per limitare l’uso eccessivo di prodotti in plastica usa e getta”, afferma il rapporto. Secondo Elisa Tonda, che guida il programma Sustainable Lifestyle dell’ONU, più di 60 paesi hanno messo in campo divieti riguardo le plastiche monouso. Il 30% dei paesi ha registrato grandi diminuzioni nel consumo di buste di plastica nel primo anno dopo aver messo in campo le restrizioni, mentre il 20% ha visto un cambiamento minimo o nullo. Ma nella metà dei casi, i governi non sono riusciti a valutare gli effetti delle restrizioni.