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NASA: siamo nel mezzo dei dieci anni più caldi di sempre

Goddard institute 2018 nasaNei prossimi anni si potrebbe registrare persino il +1,5° C, limite posto dall’Accordo di Parigi per contenere il climate change

 

(Rinnovabili.it) – Il caldo record è destinato a durare almeno per i prossimi 6 anni: lo annunciano gli scienziati del Goddard Institute for Space Studies, della NASA, che hanno confermato i dati per l’anno 2018 (il quarto più caldo da quando esistono statistiche attendibili sul clima, quindi da circa 140 anni) e profilano un trend di aumento delle temperature in pieno divenire.

“I cinque anni più caldi, effettivamente, sono stati gli ultimi cinque anni – ha commentato Gavin A. Schmidt, direttore del GISS – Non parliamo più del riscaldamento globale come qualcosa di là da venire. E’ già qui. E’ oggi”.

 

Il trend individuato dagli studiosi della NASA sarebbe iniziato nel 2014 e proseguirà almeno fino al 2024: se nel 2018 le temperature medie globali sono state quasi di 1° C al di sopra di quelle registrate in età pre industriale, nei prossimi anni ci sarebbe persino la possibilità di toccare quota +1,5° C, proprio il limite fissato negli Accordi di Parigi, sottoscritto da oltre 190 Paesi, oltre cui il cambiamento climatico porterebbe danni irreparabili alla vita umana, animale e vegetale sulla Terra.

 

 

 

globaltemps_agency_comparison_2018

 

 

Dai primi anni 2 mila, in realtà, le temperature hanno fatto costantemente registrare record preoccupanti: dei 19 anni più caldi sui registri scientifici ben 18 sono occorsi a partire dal 2001. Stando a quanto riportato dai ricercatori della NASA, vi sarebbe una chiara correlazione tra l’impennata delle temperature e la crescita di emissioni di gas serra come il diossido di carbonio o il metano prodotti dall’attività umana nello stesso periodo.

 

>>Leggi anche Emissioni di CO2 al massimo storico nel 2018<<

 

I dati forniti dalla NASA combaciano con quelli annunciati dalla National Oceanic and Atmosheric Adiministration, i cui metodi di analisi differiscono leggermente da quelli utilizzati dall’ente spaziale americano: se il 2018 resta il quarto più caldo in entrambi i report, i due sistemi differiscono nel ranking delle altre annate record (per la NASA il 2017 è stato il secondo più caldo, mentre per la NOAA sarebbe il terzo, dopo 2016 e 2015). Se pur con piccole differenze, tutti i principali istituti di previsioni mondiali, il cui andamento è indicato nel grafico sopra, concordano nell’identificare una crescita destinata a durare a lungo a meno di repentini cambiamenti da parte dell’uomo.

 

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