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Rifiuti vegetali: il progetto NAMASTE li trasforma in sottoprodotti

Grazie a Namaste i rifiuti alimentari e agricoli possono essere trasformati in sottoprodotti riducendo il quantitativo di rifiuti in discarica e ottenendo principalmente mangimi e fertilizzanti

Progetto NAMASTE(Rinnovabili.it) –  La cooperazione internazionale e l’innovazione possono essere sfruttate per migliorare il rendimento di numerosi settori strategici. Tra questi il comparto dedicato alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti , al momento protagonista  di un progetto di cooperazione finanziato dall’Unione europea che unisce l’India a diversi paesi Ue con lo scopo di trasformare l’industria alimentare e renderla più competitiva e sostenibile. Usando innovative metodologie il progetto propone di trasformare la frutta e i vegetali di scarto in sottoprodotti che possono essere riutilizzati.

Ogni anno in Europa sono circa 90 milioni le tonnellate di cibo che vengono sprecate, ossia circa 180 kg procapite. Larga parte di questo totale potrebbe essere evitato e per questo la Commissione europea ha fissato degli obiettivi di riduzione degli sprechi da rispettare entro il 2020.

Dal settore dei cereali ad esempio si possono ricavare mangimi per animali e sostanze utili per il compostaggio e la fertilizzazione ma inadeguate misure di trattamento degli scarti comportano spesso la perdita di questi rifiuti e delle sostanze nutritive contenute.

 

Il progetto NAMASTE ritiene che questi rifiuti rappresentino un’occasione sprecata e per questo sta analizzando modalità di raccolta e di trattamento di interi flussi di rifiuti, di cui potrebbero beneficiare sia l’ambiente sia l’economia. L’obiettivo finale del progetto è quindi evitare lo spreco di risorse e creare al contempo nuove opportunità di mercato a livello internazionale sfruttando quelli che oggi vengono trattati come rifiuti come risorse per la produzione di mangimi e fertilizzanti ma anche cibi pronti ad alto contenuto nutritivo.

NAMASTE, che dovrebbe concludersi entro l’estate, ha utilizzato differenti approcci per l’estrazione e il riutilizzo delle componenti delle pareti cellulari e intracellulari di frutta e verdure permettendo così l’estrazione di ingredienti funzionali da riutilizzare nell’industria alimentare e farmacologica come anche per gli imballaggi. Mentre in Europa i ricercatori si stanno specializzando sui sottoprodotti degli agrumi del grano e della crusca in India il team è concentrato sul mango e sul melograno combinati con la crusca di riso.