Secondo quanto denunciato da Earthjustice, la base militare proposta, dalla stessa amministrazione che vuole il muro di Trump, come centro di detenzione temporanea per i bambini migranti sarebbe un’area contaminata
Il timore è che venga dichiarata un’emergenza nazionale che potrebbe accelerare la costruzione del muro di Trump
(Rinnovabili.it) – Aumentano le insidie per le vittime del muro di Trump. La base militare texana che l’amministrazione Trump aveva proposto come centro di detenzione temporanea per i bambini migranti sarebbe un’area contaminata da diverse tipologie di inquinanti e tossine, che potrebbero rappresentare un rischio per la salute. A denunciarlo è il gruppo ambientalista Earthjustice, secondo il quale i minori non accompagnati destinati alla base militare di Goodfellow, a San Angelo, potrebbero ritrovarsi in mezzo a una ex discarica, un campo di artiglieria, un deposito di carburante e aree di addestramento al fuoco. Nonostante alcune aree siano state ripulite, Earthjustice ha affermato che sono necessari test più estesi per garantire la sicurezza del sito.
“Se gli fosse permesso – scrive Earthjustice nel rapporto, stilato consultando documenti dell’Air Force pubblicamente disponibili – circa 7.500 bambini migranti saranno detenuti in un’area contaminata da piombo, arsenico, benzene e una miriade di altre sostanze chimiche dannose associate a un aumento del rischio di cancro e di danni permanenti allo sviluppo neurologico”. Un portavoce del Dipartimento della salute e dei servizi umani ha dichiarato di aver condotto visite preliminari a Goodfellow e in altri siti in Arkansas e Texas per determinare la loro idoneità alle strutture di detenzione, ma che nessuna di queste è attualmente in fase di considerazione.
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Raul Garcia, un avvocato di Earthjustice, teme che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump possa dichiarare una “emergenza nazionale” al confine tra USA e Messico che potrebbe accelerare la costruzione del muro. Stando a quanto riferito dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, la politica di “tolleranza zero” attuata dall’amministrazione Trump ha fatto sì che soltanto l’anno scorso sono stati detenuti in circa 100 rifugi qualcosa come 12.000 minori non accompagnati.