Nella città più inquinata del mondo lo smog diventa arte per dire basta ai cambiamenti climatici
(Rinnovabili.it) – Rappresentare in un disegno l’inquinamento atmosferico utilizzando un inchiostro realizzato con lo smog. È questa la trovata alla base dell’opera che porta la firma dell’artista visivo italiano Andreco, che a Nuova Delhi ha realizzato un gigantesco murales di 300 metri quadrati, la cui inaugurazione è stata accompagnata da una performance collettiva per dire stop all’inquinamento e ai cambiamenti climatici. La presentazione della curiosa opera d’arte coincide con la Climate 05 – Reclaim Air and Water in Delhi, quinta tappa del Climate Art Project, il progetto itinerante ideato da Andreco e partito da Parigi nel 2015, in occasione della COP21, per poi approdare in Portogallo, a Venezia per le Biennali di Arte 2017 e Architettura 2018, e quindi in India.
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Per la realizzazione del murales di smog, Andreco si è ispirato non solo alle ricerche scientifiche e ai dati ufficiali in tema di ambiente e clima diffusi da IPCC, NASA, NOAA, CNR e dagli indiani NEERI (National environmental Engineer Institute) e CSE (Centre for Science and Environment), ma anche a letture di libri e scritti di Amitav Ghosh, Vandana Shiva e Sunita Narain. Il dipinto è una visualizzazione artistica dei dati sull’inquinamento e delle soluzione “nature based” per alleggerire l’impatto umano. L’opera raffigura in maniera simbolica il percorso che fanno i contaminanti atmosferici e le emissioni climalteranti, dalle industrie, dal traffico e dai roghi di stoppie e rifiuti verso un ambiente pulito e salubre. Per rendere ancora più forte il messaggio veicolato nel dipinto l’artista ha scelto di impiegare l’Air-Ink, il primo inchiostro prodotto da Graviky Labs, a partire dalla fuliggine di carbone rilasciata delle automobili.
Oltre all’inaugurazione dell’opera d’arte, durante la quinta tappa del Climate Art Project a Nuova Delhi sono stati organizzati anche un talk, in cui si è discusso di cambiamenti climatici e problemi ambientali locali, e una parata, che ha coinvolto la popolazione locale con canti, slogan e bandiere realizzate dallo stesso artista, per concludersi proprio di fronte al grande murales di smog.
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La scelta di Nuova Delhi come sfondo dell’evento è quanto mai significativa. È la città con i livelli più alti di inquinamento atmosferico al mondo, che negli ultimi mesi ha toccato molte volte il record di concentrazione di PM2,5, con serie ripercussioni sulla salute degli esseri umani e dell’ambiente. Un inquinamento che non riguarda solo l’aria, ma anche le risorse idriche: “Il fiume Yamuna che scorre a Delhi – spiegano gli organizzatori in una nota stampa – è in condizioni di inquinamento estremo. I fiumi Yamuna e Gange considerati luoghi sacri per gli indiani hanno ottenuto dalla corte indiana diritti legali comparabili a quelli degli esseri umani, ma, paradossalmente, sono tra i corsi d’acqua più inquinati della terra”. Il progetto è una delle iniziative dell’urban art festival St+art Delhi 2019 ed è prodotto da St+art India Foundation, con la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Delhi e il supporto di Asian paint, Air Ink e altre organizzazioni.