(Rinnovabili.it) – La Banca europea per gli investimenti (BEI) ha firmato oggi a Podgorica 4 contratti a favore dell’economia locale del Montenegro, per un totale di 49 milioni di euro, al fine di sostenere il paese nel suo percorso verso l’Unione europea. I quattro accordi prevedono un prestito da 25 milioni di euro per le PMI, un investimento da 20 milioni per la prevenzione dalle inondazioni aggravate dal cambiamento climatico; 600mila euro vanno invece all’adeguamento delle strutture idriche di Cetinje e 3,5 milioni di euro serviranno alla realizzazione di un impianto di trattamento delle acque reflue in Pljevlja.
“Grazie a queste operazioni continuiamo a sostenere il paese nel settore centrale delle piccole e medie imprese e nel processo di ricostruzione dopo l’alluvione”, ha detto Dario Scannapieco, Vicepresidente della BEI responsabile per i Balcani occidentali “inoltre sono davvero soddisfatto per i due contratti nel settore dell’acqua, perché l’assistenza tecnica ha un ruolo cruciale al fine di preparare progetti con standard di alto livello”.
I 25 milioni destinati alle PMI serviranno principalmente all’adeguamento delle aziende nel percorso di tutela ambientale necessario a garantire un’economia in linea con i principi europei.
I 20 milioni stanziati per la prevenzione delle inondazioni serviranno alla riparazione e alla ricostruzione delle strutture e delle infrastrutture danneggiate dalla recente alluvione: strade ponti e condutture idriche hanno infatti subito danni ingenti a causa delle piogge torrenziali cadute a novembre e dicembre 2010.
I 600mila euro per Cetinije verranno impiegati per la ricostruzione del sistema di approvvigionamento idrico che rientra nel piano di risollevamento della condizione dei Balcani occidentali ideato tre anni fa dalla Commissione europea dalla Bei, dalla BER, dal Consiglio europeo e dalla Banca di Sviluppo al fine di favorire la realizzazione e il completamento di progetti in settori socio-economici strategici tra cui l’energia, l’ambiente, i trasporti, le infrastrutture sociali e lo sviluppo del settore privato. L’ultimo accordo invece prevede un contributo da 3,5 mln da parte dell’Europa per la costruzione di un impianto di trattamento delle acque reflue che andrà a migliorare le condizioni igieniche della regione.