Dalla ricerca italiana arriva una nuova tecnologia laser che consente di misurare il radiocarbonio presente nell’atmosfera per il monitoraggio della CO2
In altre parole, grazie a SCAR si potrà misurare l’anidride carbonica con una sensibilità e precisione mai raggiunte prima per via ottica, aprendo la porta a importanti ricadute per il monitoraggio del clima globale, così come per la sicurezza e la datazione dei reperti archeologici. “Lo strumento da noi brevettato – continua De Natale – ha diversi vantaggi. È portatile, occupando uno spazio di quasi 100 volte inferiore rispetto agli apparecchi finora utilizzati, ed è più economico di almeno 10 volte. Inoltre può essere usato con diversi tipi di molecole”.
La tecnologia – ora in fase di sviluppo- “utilizza gli effetti non lineari che spesso si osservano quando si studia la materia, in questo caso le molecole, con luce laser”, precisa Giovanni Giusfredi, ricercatore Ino-Cnr. “Questi effetti, che richiedono specchi ad alta riflettività per aumentare l’intensità di luce nel gas, sono invece evitati dalle tecniche standard fino ad oggi utilizzate. Scar rappresenta in un certo senso la ‘pietra d’angolo scartata dai costruttori’, necessaria per identificare il bassissimo segnale utile a identificare le particelle di 14CO2 dal cosiddetto ‘rumore di fondo'”.