Grazie al progetto FAO, 26 nazioni saranno presto in grado di fornire dati più precisi circa lo stato delle foreste e l’utilizzo del suolo
(Rinnovabili.it) – La FAO annuncia un nuovo progetto di monitoraggio delle foreste destinato a 26 paesi di Asia, Africa e America Latina. L’iniziativa, il cui budget stanziato è per il momento di 7,1 milioni di dollari, consentirà di ottenere dati più precisi e più affidabili circa l’attuale stato delle foreste, permettendo in tal modo la formulazione di migliori e più efficaci strategie per la tutela del suolo. I dati raccolti saranno disponibili tramite la piattaforma di rendicontazione della Global Forest Resources Assessment (FRA 2020) della FAO.
Accogliendo con favore il lancio del progetto, il Capo del Dipartimento Forestale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite Hiroto Mitsugi ha spiegato infatti che molti paesi in via di sviluppo non risultano attualmente in grado di generare “dati forestali affidabili”: ”Questo progetto – ha dichiarato Mitsugi – fornirà una piattaforma essenziale ai singoli Paesi per compilare, analizzare e condividere dati più precisi ed in linea con i requisiti dell’accordo di Parigi”.
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Concretamente, il programma prevede l’istituzione di precisi corsi di e-learning riguardanti la “trasparenza dei dati”, con specifico indirizzo al settore forestale. Tali corsi, saranno messi a disposizione sia delle università, che del settore privato e delle organizzazioni intergovernative.
“Le foreste sono molto più che un insieme di alberi. Sono fondamentali per la sicurezza alimentare e il miglioramento dei mezzi di sussistenza”, si legge nella nota FAO. “Contribuiscono alla resilienza delle comunità regolando i flussi idrici, fornendo cibo, energia, ripari, foraggi e fibre, generando reddito ed occupazione. Inoltre, supportano l’agricoltura sostenibile e il benessere umano stabilizzando suolo e clima”.
Il monitoraggio delle foreste – ha sottolineato ancora la FAO – si dimostra uno strumento necessario al raggiungimento degli obbiettivi fissati dall’accordo di Parigi. Poiché i singoli Paesi sono tenuti ad attuare “contributi determinati a livello nazionale” (NDC), a rafforzare i propri sforzi negli anni a venire e a “segnalare periodicamente in merito alle proprie emissioni e ai propri sforzi di attuazione”, l’ottenimento di dati precisi risulta infatti imprescindibile per il raggiungimento di tali obbiettivi.
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