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Minambiente: 10 priorità contro lo spreco alimentare

Minambiente: 10 misure per evitare lo spreco alimentare

 

(Rinnovabili.it) – Prevenire è meglio che curare, recitava un famoso spot degli anni 90. Un principio valido in qualsiasi ambito e che il Ministero dell’ambiente Italiano ha voluto applicare anche al problema dei rifiuti alimentari. Ecco perché in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, il Dicastero ha presentato un decalogo di buone pratiche che possa aiutare gli italiani a evitare sprechi alimentari. Dieci punti per mettere a fuoco il problema e riuscire a evitare i costi ambientali e quelli economici connessi alla questione. E’ stato calcolato infatti, che ogni famiglia getta nella spazzature ogni mese una media di circa 30 euro. E complessivamente, nella filiera a monte che include la  produzione agricola e industriale e la catena della distribuzione, si buttano in Italia ben € 3.554.969.445 di cibo all’anno, dei quali € 704.865.492 per il settore agricolo, € 1.266.591.807 nel comparto industriale ed € 1.583.512.147 nella catena distributiva. Inoltre, il cibo sprecato brucia letteralmente risorse ecologiche, consumando ettari di suolo, metri cubi di acqua, tonnellate equivalenti di anidride carbonica.

Eppure i cittadini italiani sembrano poco a conoscenza del problema. L’ultima inchiesta di Waste Watcher, l’Osservatorio nazionale sugli sprechi avviato da Last Minute Market con Swg, mostra come il 52% degli intervistati sia convinto che lo spreco di cibo incida solo ‘in misura marginale’ sulla qualità dell’ambiente. Ma i dati del sondaggio ci dicono anche che qualcosa è cambiato: oggi 4 consumatori su 5 (81% degli intervistati) non gettano più il cibo scaduto ma lo assaggiano prima per verificarne la bontà. In linea con questo comportamento appare anche la richiesta da parte del 61% degli italiani di liberalizzare le date di scadenza impresse sui prodotti alimentari, come accorgimento utile a ridurre effettivamente lo spreco.

 

Di seguito le 10 azioni prioritarie di lotta allo spreco alimentare:

 

1. Educazione e formazione

2. Comunicazione, sensibilizzazione e condivisione

3. Documentazione e dati

4. Ricerca e interventi normativi

5. Donazioni e devoluzioni

6. Acquisti (Green Public Procurement)

7. Accordi volontari

8. Trasformazione

9. Responsabilità sociale delle imprese

10. Innovazione sociale

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