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Dal Minambiente fondi per bonifica amianto e gestione aree marine

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(Rinnovabili.it) – Venticinque milioni di euro per la bonifica di Casale Monferrato e tre milioni e mezzo per la gestione aree marine protette. Questi i fondi annunciati oggi dal Ministero dell’Ambiente per la protezione e il risanamento del territorio italiano. Nel primo caso, si tratta di una misura particolarmente attesa, parte dell’obiettivo degli oltre 64 milioni di euro annunciato dal Governo per garantire la copertura totale della spesa per gli incentivi al risanamento. Gli impianti di Casale Monferrato infatti, che fino agli anni ’70 producevano circa il 40% della produzione nazionale di Eternit, sono stati inseriti nel 1998 nel programma nazionale di bonifica, e a partire dal 2000 è avvenuta la perimetrazione del Sito di Interesse Nazionale (SIN), comprendendo un territorio di circa 48 comuni, con una superficie di circa 74.300 ettari.

 

I fondi verranno trasferiti in queste ore all’amministrazione regionale e, da questa, al comune piemontese, il primo tra i SIN contaminati da amianto a trasmettere al ministero la documentazione completa degli interventi, necessaria per l’accesso alle risorse. In questo contesto, ricordiamo che lo scorso aprile il sindaco Titti Palazzetti aveva presentato il Protocollo d’Intesa sottoscritto tra il Comune di Casale Monferrato, le Associazioni di Categoria ed i Sindacati dei Lavoratori e che impegna le parti a promuovere azioni di sensibilizzazione sulle operazioni di risanamento, garantendo la trasparenza e la sicurezza dei cantieri e favorendo il contenimento dei costi. “E’ nostro preciso dovere – spiega il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – liberare l’Italia dall’amianto e stare vicini alle comunità con interventi concreti: questo si fa solo con una seria bonifica e con risorse immediatamente spendibili”.

 

Parallelamente il ministero ha anche annunciato lo stanziamento di 3,5 milioni di euro a favore della gestione ordinaria delle ventisette aree marine protette italiane, come stabilito nel decreto della Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare. A questi si aggiungeranno altri 1,5 milioni di euro, recuperati attraverso l’assestato di bilancio.

All’area marina di Porto Cesareo, prima nella classifica dei fondi (l’8,87% del totale) vanno 310 mila euro, seguita da Tavolara (6,98%, 244 mila euro) e Isole Egadi (6,14%, 214 mila euro). Il riparto dei fondi è stato definito attraverso il software “SODECRI”, che si basa su criteri oggettivi suddivisi in tre ambiti: “tutela dell’area marina protetta”, “efficienza gestionale” e “impatto antropico”.

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