(Rinnovabili.it) – Le normative europee e nazionali invitano, viste le necessità, ad adottare e quindi dotarsi di un valido sistema di tracciabilità dei rifiuti. A causa della situazione critica però il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha proposto al CdM la sospensione del Sistri per verificarne la funzionalità e garantire al paese un servizio in regola e funzionale.
Il Sistri, Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, oltre a seguirne l’intera filiera, lotta contro l’illegalità che spesso caratterizza la gestione dei rifiuti speciali.
Per valutare il corretto funzionamento del sistema Clini ne ha momentaneamente chiesta la sospensione spinto anche dalle segnalazioni del DIGITPA (Ente nazionale per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione) perplesso sulla funzionalità del sistema. Il risultato delle indagini svolte da DIGITPA su richiesta del Dicastero stesso, consegnate a metà maggio, hanno portato il Minambiente ad interrompere la messa in funzione del sistema. Nato nel 2009 il sistema di tracciabilità sarebbe dovuto entrare in funzione il I luglio prossimo.
A seguito della lettura dei pareri rilasciati dalla società che gestisce la digitalizzazione del sistema sono stati messi in dubbio principalmente i costi e il funzionamento del sistema la cui progettazione e realizzazione era stata affidata a SELEX-FINMECCANICA.
Vista la complessità delle verifiche richieste lo stesso Clini ha voluto bloccare la messa in funzione del SISTRI per garantire le adeguate e opportune verifiche in modo da assicurare, una volta effettivo, il perfetto funzionamento e la completa funzionalità della gestione dei rifiuti. “Il periodo di sospensione sarà necessario per chiarire tutti gli aspetti relativi al SISTRI, e verificare definitivamente se il sistema funziona, se deve essere modificato o sostituito, entro al più tardi il 30 giugno 2013. Perché in ogni caso è necessario avere a disposizione un sistema efficiente per la tracciabilità dei rifiuti” si legge nel comunicato stampa diffuso dal Ministero.