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Microonde: il forno ad alta efficienza riduce l’inquinamento

(Rinnovabili.it) – Può un forno a microonde salvare il pianeta dal cambiamento climatico? Sicuramente no, ma potrebbe ridurre gli inquinanti di settore del 25%. Protagoniste di un nuovo progetto triennale le microwave potrebbero far risparmiare alle famiglie non poco denaro, riducendo le bollette dell’energia di un quarto.

L’idea nasce dalla collaborazione di alcuni dei maggiori produttori di elettrodomestici, tra cui Whirlpool e Plextek, che stanno studiando i sistemi di cottura ad alta efficienza sfruttando il programma ENIAC, sostenuto dall’UE per coordinare la ricerca nel settore della nanotecnologia. Plextek ha confermato proprio ieri di aver completato la prima fase del progetto, che riguarda l’indagine sul modo in cui viene utilizzata l’energia a radiofrequenza in apparecchi utilizzati quotidianamente. Attualmente l’azienda sta costruendo prototipi a basso consumo energetico per effettuare i test necessari per focalizzare le componenti più efficienti comprese le tecnologie riguardanti i semi conduttori, il miglioramento dei sistemi di gestione termica intelligente e i controller per la valutazione dei campi elettromagnetici in modo da integrarli in nuovi sistemi.

Oltre alle ditte produttrici di elettrodomestici stanno collaborando all’iniziativa le Università Varsavia, Chalmers, Padova e TU Delft e parlando del progetto Gareth Williams, direttore del gruppo di progettazione digitale Plextek, ha detto che l’obiettivo di ridurre il consumo energetico domestico di un quarto è stato ambizioso, ma realizzabile. “L’impronta dei nostri elettrodomestici è in costante aumento, unitamente all’enorme crescita nella quantità di impieghi degli elettrodomestici stessi,” ha commentato ribadendo l’importanza di modificare i comportamenti quotidiani per ridurre i consumi gestendo gli elettrodomestici in modo intelligente aggiungendo l’enorme beneficio che il settore ristorazione riuscirà a trarre dalla messa in commercio di prodotti ad alta efficienza con consumi minimi. “E’ eccitante avere organizzazioni così diverse che si uniscono come parte di questa impresa”, ha aggiunto sottolineando che grazie alle nuove tecnologie l’Europa potrebbe addirittura pensare a nuovi standard di efficienza per gli elettrodomestici da cottura, così come accade già per frigoriferi e televisori.

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