(Rinnovabili.it) – Questa volta è vietato sbagliare. Dopo l’allagamento del tunnel di accesso lo scorso maggio, sono iniziati i lavori per rendere inattaccabile a qualsiasi agente meteorologico la Global Seed Vault, la banca dei semi preziosi di tutto il mondo incastonata nei ghiacci delle isole Svalbard, territorio norvegese nei pressi del Polo Nord.
L’inespugnabile freezer delle sementi alimentari, creato nel 2008 dal governo di Oslo, non era poi così sicuro: le temperature da record che la calotta polare ha sperimentato negli ultimi anni hanno messo in luce la vulnerabilità del sito qualche settimana fa. Nessun problema ha coinvolto la parte più protetta, dove sono stoccati un milione di confezioni di semi donati da tutto il pianeta, ma lo scioglimento del permafrost e il conseguente flusso di acqua nella galleria di ingresso ha catalizzato l’attenzione dei media globali.
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La “banca” doveva essere in grado di sopravvivere senza la necessità di intervento umano, ma al momento è sotto costante osservazione da remoto. I semi restano in sicurezza alla temperatura di -18 °C, ma per essere sicuri di aver preso tutte le precauzioni, si studiano nuove misure di protezione. Per fugare ogni dubbio sulla sicurezza dell’impianto, la Norvegia ha impegnato 4,4 milioni di dollari per opere di miglioramento. Il caveau, sepolto al fondo di una galleria di 130 metri in una montagna, dovrà resistere alle catastrofi naturali o provocate dall’uomo, ma anche alla prova del tempo. Una prima soluzione potrebbe essere cambiare la pendenza del tunnel di accesso, che conduce alla porta del deposito. La cabina elettrica, che emana calore, è già stata spostata fuori dal tunnel e verranno scavati canali di scolo nella montagna sopra il caveau, in modo da convogliare l’acqua derivante dalla fusione dei ghiacci lontano. La galleria verrà dotata anche di un muro impermeabile per fornire ulteriore protezione ai semi.