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Mercato Ue del carbonio, 3 opzioni di riforma

Per riequilibrare offerta e domanda, proposta l’introduzione di un massimale unico e sostituzione progressiva delle quote gratuite

(Rinnovabili.it) – Il mercato del carbonio europeo è maturo abbastanza per andare incontro ad un cambiamento fisiologico. A dettarne le regole sarà l’esecutivo in questi giorni alla prese con un squilibrio sempre maggiore tra offerta e domanda di quote all’interno del sistema di scambio di emissioni. Per arginare il problema delle quote eccedenti a Commissione europea ha presentato oggi una relazione sullo stato del mercato contenente una serie di misure capaci di intervenire nel breve e nel lungo termine. A partire da quella che si presenta come un’ opzione inevitabile: ritardare la messa all’asta di 900 milioni di quote nel corso della terza fase dell’ETS.

“La Commissione vuole un mercato europeo del carbonio ancora più solido, che si trasformi in una forza trainante per i mercati del carbonio in altre parti del mondo. – ha dichiarato Connie Hedegaard, Commissaria responsabile per l’Azione per il clima Il nostro mercato del carbonio riesce a ridurre le emissioni ma, a causa dell’eccedenza di offerta sul mercato, il sistema ETS non permette di promuovere in misura adeguata l’efficienza energetica e le tecnologie verdi, con pesanti ripercussioni sull’innovazione e sulla competitività in Europa”.

 

La II fase (quella attuale) si concluderà il 31 dicembre 2012 e a partire dal 1° gennaio 2013 l’asta costituirà il principale metodo di assegnazione di quote di emissione alle imprese. D’accordo con gli Stati membri e in seguito a una consultazione pubblica, Bruxelles intende ridurre di 900 milioni il numero di quote da mettere all’asta dal 2013 al 2015, a fronte di un aumento equivalente del numero di quote da mettere all’asta alla fine della III fase, quando si prevede la domanda possa essersi rialzata. La relazione  illustra anche possibili misure strutturali tra cui:

 

  • introduzione di un massimale unico per tutta l’UE al posto degli attuali 27 massimali nazionali;
  • l’asta diventa il metodo principale di assegnazione delle quote e sostituisce l’assegnazione gratuita; nel 2013 sarà messo all’asta oltre il 50% delle quote e questa percentuale aumenterà progressivamente ogni anno;
  • per le quote che continueranno ad essere assegnate gratuitamente sono introdotte regole di assegnazione armonizzate, basate su parametri di riferimento ambiziosi, su scala unionale, dell’efficienza in termini di emissioni.