(Rinnovabili.it) – “Se vogliamo favorire la crescita sostenibile dobbiamo assicurarci che i prodotti più efficienti sotto il profilo delle risorse e più ecologici sul mercato siano conosciuti e riconoscibili”. Così il Commissario per l’Ambiente Janez Potočnik spiega la scelta dell’Esecutivo europeo di venire incontro a quelle aziende alle prese con il labirinto delle metodologie di misurazione delle prestazioni ambientali. La disomogeneità che ancora caratterizza questo settore ha spinto Bruxelles a presentare una proposta mirata a facilitare sia il lavoro delle imprese che la fruizione delle informazioni da parte del consumatore.
Attualmente, infatti, mettere in rilievo le prestazioni ambientali dei propri prodotti significa riuscire a districarsi tra differenti metodologie pubbliche e private, affrontare diversi costi per fornire informazioni in materia di ambiente e fare i conti con la sfiducia dei consumatori persi in una vera e propria giungla di etichette. La proposta, presentata oggi sotto forma di una comunicazione dal titolo “Costruire il mercato unico dei prodotti verdi” e di una raccomandazione sull’uso delle metodologie, si snoda attraverso 5 punti chiave:
- promuove due metodologie che consentono di misurare le prestazioni ambientali per tutto il ciclo di vita rispettivamente dei prodotti (Product Environmental Footprint – PEF) e delle organizzazioni (Organisation Environmental Footprint – OEF);
- raccomanda agli Stati membri, alle imprese, alle organizzazioni private a alla comunità finanziaria di applicare su base volontaria queste metodologie;
- preannuncia una fase di prova di tre anni che consenta di sviluppare norme specifiche per prodotto e per settore;
- formula principi per comunicare le prestazioni ambientali, tra cui la trasparenza, l’affidabilità, la completezza, la comparabilità e la chiarezza;
- sostiene gli sforzi compiuti a livello internazionale per un maggiore coordinamento nello sviluppo di metodologie e nella messa a disposizione dei dati.
Nei prossimi tre anni la Commissione raccoglierà attraverso appello sui portali web PEF (Product Environmental Footprint) e OEF (Organisation Environmental Footprint) le proposte normative, specifiche per categorie di prodotti e settori, elaborate da imprese, organizzazioni industriali e portatori d’interesse nell’UE e in paesi terzi. Dopo una valutazione approfondita delle conclusioni la Commissione deciderà le future strategie politiche relative alle metodologie PEF e OEF.