(Rinnovabili.it) – No al congelamento temporaneo del sistema di aste comunitario per le quote di CO2. Il Parlamento UE si è così espresso, oggi, in merito alla misura, denominata “backloading“, presenta per rallentare la caduta del prezzo dei crediti emissivi e risollevare le sorti del mercato del carbonio. La votazione in plenaria sconfessa in realtà la posizione assunta dalla Commissione Ambiente di Strasburgo lo scorso febbraio ferma sostenitrice che l’Esecutivo possa, “in circostanze eccezionali” adattare il calendario delle aste, a condizione che una valutazione d’impatto mostri che i settori interessati non corrano il rischio di delocalizzazione delle imprese al di fuori dell’Unione.
Oggi tuttavia i giochi sono cambiati. La maggioranza dell’Europarlmento ha ritenuto che interferire con la fornitura di crediti, sospendendo le aste, minerebbe la fiducia nel sistema di scambio delle emissioni (ETS), progettato per tagliare le emissioni di gas serra. 334deputati hanno votato a favore del respingimento della misura, contro 315 e 63 astenuti, passando di nuovo la palla alla Commissione ambiente. “Sono profondamente dispiaciuto del voto di oggi. E ‘l’inizio del rimpatrio della politica climatica”, ha detto il relatore Matthias Groote (S&D, DE). “Questo tipo di politica fa il gioco degli scettici del clima. La bocciatura della proposta di backloading indebolisce il sistema UE di scambio delle emissioni e mette i nostri obiettivi climatici a rischio”, ha aggiunto Groote.
Durante la plenaria è stata votata anche una seconda relazione, preparata da Peter Liese (PPE, DE) e riguardante un accordo con il Consiglio per sospendere per un anno l’applicazione del sistema ETS ai voli intercontinentali. “Le emissioni dell’aviazione sono più o meno raddoppiate dal 1990 e sono in costante aumento”, ha detto il relatore Peter Liese (PPE, DE). “Le obiezioni di paesi terzi per essere inclusi nel sistema ETS non sono fondate. Vogliamo solo fermare il tempo per realizzare un accordo quadro di riferimento per una convenzione a livello mondiale all’interno dell’ICAO. Non siamo disposti a mantenere questa deroga per più di un anno”.