(Rinnovabili.it) – L’Australia e la Nuova Zelanda sono pronte a dialogare sul cambiamento climatico ed ad affrontare la sfida dettata dalle emissioni climalteranti creando un canale economico congiunto. Lo hanno rivelato il ministro australiano per il cambiamento climatico Greg Combet e il collega neozelandese Tim Groser a margine dei colloqui della COP 17 a Durban. Entrambi e i ministri hanno esplicitato l’intenzione di collegare i rispettivi sistemi di scambio dei crediti emissivi a partire dal 2015, anno in cui la carbon tax voluta da Canberra si dovrebbe evolvere in vero e proprio sistema di scambio.
“I mercati del carbonio sono il modo migliore per tagliare le nostre emissioni al minor costo. È per questo che l’Australia sta lavorando con la Nuova Zelanda al fine di svilupparli a livello nazionale e internazionale”, hanno dichiarato in un comunicato congiunto Combet e Groser. I funzionari dei due paesi avrebbero già individuato alcune aree di possibile collegamento e la data del 1° luglio 2015 come possibile giorno di inizio. La Nuova Zelanda ha inaugurato il proprio mercato del carbonio solo a luglio dello scorso anno, includendo tra i comparti target i settori forestale, elettrico, industriale e dei trasporti, per puntare ad una riduzione delle emissioni di gas serra tra il 10 e il 20 per cento entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990.