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Meno rifiuti grazie alla crisi?

(Rinnovabili.it) – Potrebbe suonare come un’amara consolazione, nonostante i benefici siano numerosi, ma sta di fatto che il 2011 è stato un anno in cui l’Italia, da Nord a Sud, ha registrato un calo dei rifiuti compreso tra il 4 e il 4,5% su base annua, una diminuzione che nelle sole vacanze natalizie, per antonomasia il periodo in cui si accumulano gli imballaggi, è stato addirittura del 10%. A dichiararlo all’Ansa è stato il Presidente di Federambiente, Daniele Fortini, secondo il quale a determinare questa situazione è stato proprio il momento di difficoltà economica attraversato dal nostro Paese che ha limitato gli acquisti dei consumatori. Il meccanismo è semplice: in tempi di crisi si consuma di meno e, di conseguenza, si producono meno rifiuti. Non solo: si presta più attenzione a quello che si acquista, escludendo il superfluo, e a quello che si butta via, salvando magari ciò che può essere riparato e utilizzato nuovamente. Meno lavoro per i netturbini, dunque, che, soprattutto nel periodo natalizio, si sono ritrovati a svuotare cassonetti meno pieni. Se da una parte, infatti, sono diminuiti gli imballaggi e i materiali non riciclabili (il Codacons ha stimato che ogni italiano ha ridotto di 48 euro la spesa destinata a doni e addobbi per la casa), dall’altra è diminuita anche la produzione di rifiuti organici. Stando a quanto stimato da Coldiretti, gli italiani hanno speso 2,3 miliardi di euro in cibi e bevande per cenoni e pranzi vari: il 18% in meno rispetto alle spese sostenute nel 2010.

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