(Rinnovabili.it) – Megalopoli come Tokyo e New York le faranno un baffo. Quando sarà completata, la più grande miniera di carbone dell’Australia inquinerà molto di più, superando la produzione di emissioni climalteranti di intere nazioni come l’Austria o la Malesia. Il governo ha da poco approvato il progetto Carmichael, che suona come una beffa data la prossimità della conferenza ONU sul clima, la attesa COP 21 che dovrebbe produrre un accordo globale sul taglio delle emissioni e gettare le basi per una transizione energetica sempre più urgente.
I numeri del potenziale disastro ambientale li ha forniti un think tank locale, il The Australia Institute, secondo cui le emissioni della miniera annulleranno gli impegni del Paese per il clima.
La Carmichael sorgerà nello Stato del Queensland e verrà costruita da una azienda indiana, la Adani che ha pianificato investimenti superiori ai 16 miliardi di dollari australiani. Secondo l’istituto che ha fatto i conti dell’inquinamento, il progetto dovrebbe produrre 79 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, più dei 75 milioni di tonnellate della Malesia e dei 76 milioni dell’Austria. Le emissioni saranno tre volte quelle di una delle città pi inquinate del mondo, Nuova Delhi. Supereranno anche quelle di Tokyo del doppio e saranno oltre il 20% più alte di quelle di New York. Secondo il think tank, gli impegni presi dal Paese per far fronte al cambiamento climatico verranno totalmente azzerati dalla nuova minera di carbone.
Le sue dimensioni sono immani: soltanto l’area della cava misurerà 40 km di lunghezza per 10 km di larghezza, e consentirà di estrarre un massimo di 60 milioni di tonnellate di carbone termico all’anno. Si prevede che, lungo tutto l’arco vitale della miniera, il combustibile estratto dovrebbe ammontare a 2,3 miliardi di tonnellate. Le emissioni di gas climalteranti, invece, saranno il doppio: 4,7 miliardi di tonnellate.