(Rinnovabili.it) – Nuova salatissima multa per i rifiuti italiani. La Corte di giustizia Ue ha condannato il Belpaese a pagare Italia una sanzione forfettaria di 20 milioni di euro, stavolta non per le discariche illegali ma per il mancato adeguamento alle regole europee del sistema di raccolta e gestione dei rifiuti in Campania. “In seguito ad una situazione di crisi – si legge nella nota stampa della Corte europea – nello smaltimento dei rifiuti manifestatasi nella regione Campania nel 2007, la Commissione ha proposto un ricorso per inadempimento contro l’Italia, imputandole la mancata creazione, in quella regione, di una rete integrata e adeguata di impianti atta a garantire l’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti sulla base del criterio della prossimità geografica”.
Il tribunale aveva dato ragione all’esecutivo, costatando che l’Italia, non avendo adottato tutte le misure necessarie per assicurare che i rifiuti fossero recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute era venuta meno agli obblighi della direttiva 2006/12.
La situazione non è certo migliorata nel tempo. Non solo non siamo riusciti a garantire un’attuazione corretta della prima sentenza ma la Commissione ha evidenziato una certa tendenza alla recidività; inoltre nella regione si è accumulata una grande quantità di rifiuti storici (sei milioni di tonnellate di «ecoballe»), che deve ancora essere smaltita, il che “richiederà verosimilmente un periodo di circa quindici anni”, continua la Corte di Giustizia. I giudici hanno anche fissato una multa giornaliera di 120.000, a partire dal 15 luglio, che sarà applicata fino a quando Bruxelles riterrà il problema risolto.
Dura la reazione dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) nelle parole del suo delegato Energia & Rifiuti Filippo Bernocchi:
“Sconcerta che l’Italia, eccellenza in Europa sul recupero delle plastiche, oli minerali, batterie e altro, debba ancora una volta subire la gogna delle sanzioni inflitte dall’Unione Europea per la vicenda Campania”, commenta Bernocchi.
“Occorre che il legislatore, gli Amministratori e la Regione, affrontino una volta per sempre la questione Campania, non nella solita logica emergenziale, ma con provvedimenti ad hoc, per superare una volta per sempre la crisi strutturale della gestione dei rifiuti in Campania ed evitare che l’Italia debba ancora una volta finire sotto l’attenzione della Commissione Europea per questi esempi negativi che non fanno bene alla nostra immagine e, soprattutto, che non rendono giustizia degli sforzi e dei risultati eccellenti ottenuti dai Comuni italiani negli ultimi anni”.