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Un appello per proteggere il mare dal fondo dell’oceano

A bordo di un sottomarino il presidente delle Seychelles lancia l’originale call-to-action: “Stiamo finendo le scuse e il tempo”

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A 124 metri sotto la superficie dell’Oceano Indiano per ricordare l’importanza del mare

(Rinnovabili.it) – Per proteggere il cuore blu del Pianeta c’è chi è disposto a immergersi nel problema. Letteralmente. In una prima mondiale il presidente delle Seychelles, Danny Faure, ha scelto di pronunciare il suo discorso in live streaming sulla tutela del mare direttamente in acqua. O più precisamente, sotto l’acqua. Un’originale trovata per concentrare l’attenzione mediatica, che ha portato Faure a 124 metri di profondità nell’Oceano Indiano. A bordo del sottomarino impiegato dalla spedizione scientifica Nekton Mission, il presidente africano ha parlato del ruolo degli oceani e delle minacce che oggi vi incombono. “Siamo riusciti a incidere seriamente su questo ambiente attraverso il cambiamento climatico […] Noi abbiamo creato questi problemi, dobbiamo risolverli e dobbiamo risolverli insieme”.

 

Una recente ricerca britannica ha evidenziato come le ondate di calore che investono mari e oceani abbiano lo stesso impatto dei grandi roghi sulla terra ferma: la frequenza e la durata nel tempo di questi fenomeni sta mettendo a rischio animali ed ecosistemi delicati (leggi anche Ondate di calore negli oceani devastanti come incendi). Non solo, il riscaldamento globale sta cambiando il colore degli oceani: un fenomeno “curioso” si potrebbe dire, che nasconde però importanti cambiamenti alla comunità di fitoplancton.

Senza dimenticare la crescente acidificazione. Dalla rivoluzione industriale ad oggi il pH medio del mare è sceso da 8,2 a 8,1; una variazione apparentemente contenuta ma che in realtà corrisponde ad un aumento dell’acidità di circa il 26%.”Questo problema è più grande di tutti noi e non possiamo aspettare che sia la prossima generazione a risolverlo”, ha aggiunto Faure. “Stiamo finendo le scuse per non agire e stiamo finendo il tempo”.

 

La spedizione a guida britannica, cercherà di dare una mano in tal senso. Nekton Mission esplorerà sezioni profonde delle acque che circondano le Seychelles e poi altre aree dell’Oceano Indiano prima di un vertice a Oxford nel 2022. I dati saranno utilizzati per aiutare l’arcipelago e quindi altre nazioni a espandere politica di protezione delle acque.

 

>>leggi ancheGli oceani perdono ossigeno: così il climate change mette a rischio la vita marina<<

 

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.