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Nelle Marche apre l’outlet degli elettrodomestici rigenerati

Nelle Marche apre l'outlet degli elettrodomestici rigenerati

 

(Rinnovabili.it) – Lavastoviglie, frigoriferi o lavatrici usate, recuperate e pronte ad essere reimmessi in commercio – previa garanzia – ad un prezzo basso e conveniente. Succede nel primo outlet degli elettrodomestici rigenerati, nuova frontiera del mercato dei Raee. L’iniziativa – frutto del progetto Second Life Italia – porta la firma di Legambiente, Adriatica Green Power, Fondazione Symbola e dell’amministrazione di Camerata Picena (provincia di Ancona); proprio in questo comune infatti, lo scorso sabato, è stato inaugurato il primo outlet in Italia degli elettrodomestici usati, dove apparecchi salvati dalla discarica e aggiustati sono messi in vendita ad un costo contenuto.

 

Un’esperienza unica sul territorio, resa possibile da un accordo ampio dove ogni attore ha fatto la sua parte. Ad iniziare dalla provincia di Ancona che ha dato l’autorizzazione alla rigenerazione degli elettrodomestici mentre l’Adriatica Green Power si farà carico al momento del ritiro degli apparecchi vecchi (come previsto dall’Uno-contro-Uno) di valutare la recuperabilità o meno.  Ad oggi la AGP può produrre 500 elettrodomestici rigenerati al mese e tratta 500 elettrodomestici per fornire pezzi di ricambio, e ha le condizioni per arrivare a 1000 pezzi/mese entro l’anno per entrambi i settori.

 

“Questa iniziativa non è solo un’impresa economica – spiega Ermete Realacci, presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera e presidente di Symbola – è una rilevante esperienza di economia circolare in Italia dove apparecchiature destinate una volta alla discarica adesso tornano  in commercio. Una nuova frontiera dell’economia che sarà sempre più importante per dare qualità alla società e competitività alle imprese. Il progetto, cui auguro grande successo, fa scuola sul fronte strategico della corretta gestione dei rifiuti. Inoltre è un’iniziativa sociale che, grazie al contributo delle istituzioni locali, è andata incontro alle fasce più deboli; infine è una iniziativa ambientale a tutto campo, compreso quello della riduzione del fenomeno del rovistamento nei cassonetti e nei luoghi di conferimento”.

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