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Mar Adriatico, temperature in aumento negli ultimi 100 anni

Le rilevazioni del Cnr abbracciano un intervallo di tempo di 117 anni: una delle più lunghe serie temporali esistenti relative al Mediterraneo.

Credit: MAx Pixel
Credit: MAx Pixel –  Creative Commons Zero – CC0

 

(Rinnovabili.it) – Il cambiamento climatico si vede ormai ovunque. Non c’è bisogno di andare lontano. Spesso, nell’immaginario collettivo, si pensa agli iceberg che si sciolgono al Polo Nord, ma a volte basterebbe solo immergere un termometro nel mare di casa nostra. È quanto hanno fatto gli scienziati dell’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar), con sede in Area Science Parkn che hanno rilevato come la temperatura marina superficiale del nord Adriatico nell’ultimo secolo sia in aumento crescente. Lo studio è stato condotto attraverso una serie di osservazioni effettuate nel porto di Trieste, e pubblicato di recente sulla rivista scientifica internazionale Earth System Science Data. Le misurazioni abbracciano un intervallo di tempo di 117 anni e costituiscono una tra le più lunghe serie temporali esistenti relative alla temperatura del Mediterraneo.

“Avere serie temporali lunghe e per quanto possibile omogenee è fondamentale per comprendere se e come l’evoluzione recente del clima possa aver influito sui parametri fisici del mare, in questo caso sulla temperatura – spiega Renato R. Colucci del Cnr-Ismar, coautore della ricerca – il problema è che, rispetto alle osservazioni meteorologiche, la complessità strumentale e logistica chiamata in causa dalle osservazioni marine ha per lungo tempo impedito la rilevazione di dati caratterizzati da sufficiente continuità e qualità.  Per questo, andando indietro nel tempo, c’è carenza di dati e non risulta semplice costruire una serie come questa”.

 

Due le differenti serie storiche utilizzate per elaborare la serie di misurazioni: un primo gruppo di dati analogici, ottenuti mediante misure di termometri nei periodi 1899-1923 e 1934-2008 e conservati negli archivi storici dell’Istituto, e un secondo gruppo di dati ottenuti tramite termistori, che non sono altro che termometri digitali, impiegati nel periodo tra il 1986 e il 2015. Il primo gruppo di dati è stato selezionato, digitalizzato e organizzato in serie con il nuovo gruppo di dati.

“Quello che emerge è un aumento della temperatura del mare alla velocità media di 1.1°C per secolo, se si guarda la prima delle due serie. Se invece si studia la serie di dati raccolti tra il 1946 e il 2015, caratterizzati da una maggiore continuità, l’aumento risulta di 1.3°C per secolo. Inoltre si osserva che negli ultimi 20 anni è diventato molto più frequente rispetto al passato il raggiungimento o superamento dei 28°C di temperatura durante l’estate”, spiega Fabio Raicich del Cnr-Ismar, coautore della ricerca.

 

Il risultato di questo lavoro è a disposizione su una piattaforma open (https://www.seanoe.org/data/00476/58728/) a cui la comunità scientifica, ma anche i policy maker e i cittadini, potranno liberamente accedere per usare i dati e avere un quadro dell’evoluzione delle temperature nell’ultimo secolo, anche al fine di elaborare analisi ulteriori. 

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.